Un coetaneo aveva asportato dalla sua campagna due buste di arance e per tale motivo lo aveva ricercato chiedendo trenta euro per il maltolto. Ceduti i trenta euro la vittima immaginava che fosse conclusa lì la vicenda. Ricontattato, però, con la richiesta di ulteriori trenta euro aveva iniziato a pensare che gli fosse costata troppo la bravata. Non poteva ancora immaginare quanto. Infatti la stessa sera si erano rincontrati, casualmente, nella piazza principale del Comune di Francofonte e la richiesta dei trenta euro veniva reiterata. Il ragazzo, a corto di denaro, rispondeva di non poterlo accontentare e da lì ne nasceva una colluttazione che lo metteva in fuga facendogli però perdere, dopo la caduta, il telefono cellulare che veniva intascato dalla controparte. È li che è scattata l’estorsione. “se rivuoi il tuo cellulare devi darmi trenta euro!” A quel punto, trovatosi con le spalle al muro, la vittima ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Francofonte. Ascoltata la storia i Militari dell’Arma decidevano di assisterlo nell’incontro e di documentare la cessione di denaro necessaria a riottenere il proprio telefono cellulare. È nella flagranza del reato che il ventiduenne Emanuele Bellissimo, veniva dichiarato in arresto per estorsione ed appropriazione indebita e su disposizione dell’autorità giudiziaria ristretto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Navigazione articoli Siracusa, al via lunedi prossimo la 2^ edizione di “TraMe” Augusta. Violenza nei confronti della propria madre: la donna finisce all’ospedale con un occhio spappolato