“Il Mediterraneo centrale rimane la rotta più attiva verso l’Ue quest’anno, con oltre 89.000 rilevamenti segnalati dalle autorità nazionali nei primi sette mesi del 2023. Si tratta del totale più alto su questa rotta per questo periodo dal 2017“. Lo scrive l’agenzia Frontex in un comunicato che presenta il report per il periodo gennaio-luglio 2023. “Le traversate marittime rimangono estremamente pericolose. Secondo i dati dell’OIM, tra gennaio e luglio sono morte nel Mediterraneo più di 2.000 persone, la maggior parte lungo la rotta del Mediterraneo centrale“, precisa l’agenzia. Il numero di rilevamenti di attraversamenti irregolari alle frontiere esterne dell’Ue, compresi i fronti non marittimi, è aumentato del 13% nei primi sette mesi del 2023 a 176.100, il totale più alto per il periodo gennaio-luglio dal 2016. L’aumento – spiega l’agenzia – è stato interamente determinato dal numero di arrivi attraverso il Mediterraneo centrale, che rimane la principale rotta migratoria verso l’Ue e rappresenta oltre la metà di tutti i rilevamenti alle frontiere dell’Ue. Il numero di attraversamenti irregolari nel Mediterraneo centrale è più che raddoppiato (+115%). A luglio, sono stati rilevati quasi 42.700 attraversamenti irregolari alle frontiere esterne dell’Ue, con un aumento del 19% su base annua, il più alto da marzo 2016. Finora quest’anno la rotta del Mediterraneo centrale ha rappresentato la metà degli attraversamenti irregolari verso l’Ue. Gli ingressi su altre rotte migratorie nell’Ue sono diminuiti nel 2023. Navigazione articoli Dl Asset e caro voli. Schifani: “Voucher? Forse“, Giambona(PD): “Il governatore fa propaganda“ Messina, torna in piazza il Comitato “No Ponte“: “Non ci fermeremo“. Salvini: “Rimane priorità“