Amarezza e rabbia nelle parole di Giancarlo Garozzo, che ha commentato la notizia la notizia della richiesta di rinvio a giudizio nei suoi confronti nell’ambito dell’inchiesta sull’affidamento della gestione del servizio idrico. “Apprendo dai giornali che la Procura della Repubblica ha chiesto il mio rinvio a giudizio per l’inchiesta sull’affidamento della gestione del servizio idrico – dice il primo cittadino -. Fermo restando che sono certo della correttezza del mio operato in tutta la vicenda, non posso che stigmatizzare come, ancora una volta, ci sia stata una grave fuga di notizie visto che i giornalisti sono stati informati di un atto che non mi è stato notificato. E non voglio credere al fatto ancora più grave: cioè che la notizia, come leggo, è stata confermata ai cronisti dal procuratore capo.Chiederò – aggiunge – che si faccia chiarezza su tutti questi passaggi rivolgendomi ancora una volta alle autorità che hanno il compito di vigilare sul corretto funzionamento della procura di Siracusa. Sono convinto che molto presto verranno alla luce le ragioni di tali avvenimenti, il ruolo dei personaggi coinvolti e i loro legami.“Qualora mi sarà notificata il provvedimento, non mi sottrarrò al giudizio con alchimie procedurali. Anzi, chiederò di essere processato al più presto perché sono certo di potere dimostrare, come evidenziato anche dall’Autorità nazionale anticorruzione, la linearità del mio comportamento e di potere chiudere velocemente questa pagina. Io rivendico come un merito la firma di questo atto che, voglio ricordare, fu dettato da motivi di urgenza e per dare continuità a un servizio essenziale che rischiava di essere interrotto con gravissimi disagi per la popolazione. Ciò non può avere determinato le conseguenze che mi si vogliono addebitare”.

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