L’Asp di Siracusa partecipa anche quest’anno alla giornata mondiale del prematuro indetta dalla Società Italiana di Neonatologia in collaborazione con Vivere Onlus (Coordinamento delle Associazioni dei Genitori), con una serie di iniziative organizzate dal reparto UTIN con Neonatologia del l’Ospedale Umberto 1° di Siracusa diretto da Massimo Tirantello e dall’Associazione PigiTIN presieduta da Anna Messina, organizzazione di volontariato onlus a sostegno dei bambini e dei genitori ospiti del reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale aretuseo. Durante la giornata mondiale del prematuro, il 17 novembre, varie iniziative avranno l’obiettivo di richiamare l’attenzione dei grandi su questi piccoli giganti. La facciata dell’ospedale e il balcone del reparto di Terapia intensiva neonatale al secondo piano saranno illuminate di viola, colore del prematuro, così come, con l’intervento di diversi Comuni della provincia, saranno illuminati di viola la fontana di piazza Archimede ed alcuni monumenti; i volontari dell’Associazione “Amiche della maglia di Siracusa” offriranno a tutti i genitori dei prematuri ricoverati dei completini colorati lavorati con la pregiata lana merinos durante l’accoglienza in UTIN; il reparto sarà allietato dalla musicoterapia di strumenti a fiato e a corda che favorisce il rilassamento, un buon riposo e l’allattamento, migliorando l’outcome dei neonati, e decorato con festoni e oggettistica con il simbolico colore viola dei neonati prematuri. “Il coinvolgimento dei genitori da parte di tutto il personale del reparto e dei volontari dell’Associazione con i quali ci complimentiamo per la professionalità, la sensibilità e l’impegno – dichiara il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra – rappresenta un fondamentale investimento per il futuro di tutta la famiglia e migliora l’esperienza legata all’ospedalizzazione che favorisce anche una riduzione dei giorni di degenza. Anche in questo periodo di emergenza sanitaria, il reparto, pur nel rispetto delle norme anticovid, ha garantito l’apertura h24 ai genitori, assicurando ai piccoli il diritto di avere i genitori accanto e ai genitori di essere vicini al proprio bambino”. “La UTIN e La PigTN – spiega il direttore del reparto Massimo Tirantello – sostengono da anni il ruolo del genitore come parte integrante delle cure al neonato. All’interno dei nostri reparti per curare non basta la tecnologia e l’applicazione dei protocolli di cura e l’assistenza medico-infermieristica, ma è fondamentale affiancare a queste la relazione amorevole tra il neonato e la sua famiglia con la Canguroterapia, l’abbraccio ed il tocco all’interno della termoculla, il bagnetto con i genitori e tante altre esperienze che i genitori possono realizzare con l’aiuto ed il sostegno del personale sanitario. Anche la dimissione ed il ritorno a casa, momenti delicati dove i genitori spesso si sentono impreparati e dove bisogna “fare i conti” con altri figli e con il ritorno al lavoro, diventano più facili da sostenere con questo coinvolgimento, soprattutto se le forze degli operatori si uniscono per costruire percorsi di sostegno che accrescono la fiducia delle capacità genitoriali.”. Navigazione articoli Mobilitazione generale, i segretari di Cgil e Cisl Alosi e Carasi: “Questo territorio non vuole più attendere” Divulgare tra i giovani la cultura della legalità e la cittadinanza attiva. Comune, magistrati, avvocati e Università insieme nelle scuole