“La Giornata della Memoria è certamente il riconoscimento di un debito verso sei milioni di ebrei annientati nei campi di sterminio nazisti, ma deve essere anche l’occasione per evidenziare che alla base di quell’orrore c’è la discriminazione verso ogni forma di diversità e che essa è ancora ben presente nella nostra società”.

     Queste le parole sulla giornata dedicata al ricordo della Shoah del sindaco Francesco Italia, che stamattina ha partecipato all’istituto “Enrico Fermi” all’evento organizzato dalla Prefettura con la collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale, della Consulta degli studenti e della sezione di Siracusa dell’Associazione siciliana della stampa.

     “Siracusa – ha aggiunto il sindaco Italia – è una città accogliente e solidale e il rione della Giudecca, in Ortigia, testimonia la presenza, fino al 1492, di una vasta comunità ebraica, seconda in Sicilia solo a quella di Palermo. Ma la pianta della lotta a ogni forma di discriminazione, per quanto ben curata, ha bisogno di essere innaffiata tutti giorni e, soprattutto, irrobustita dell’energia positiva delle giovani generazioni”.

     Alla presenza, oltre che del sindaco, del prefetto Giusy Scaduto, nel corso della cerimonia sono stati presentati i lavori degli studenti del “Fermi” sul tema dell’Olocausto ed è stata consegnata, dai giovani Patrick Catania e Vlad Ionut Privighitorita, una medaglia d’onore ad Angelo Santoro, figlio di Concetto, militare siracusano deportato in Germania durante la guerra per essersi opposto al nazismo.

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