Infermieri sistemano attrezzatura sanitaria a bordo delle ambulanze nel parcheggio del pronto soccorso dell ospedale Agostino Gemelli. Roma 25/01/2023. Credit: Danilo Schiavella/ANSA

Si chiama Luca Di Noto e aveva 31 anni l’operaio di Floridia, in provincia di Siracusa, rimasto vittima, ieri, di un incidente mortale sul lavoro avvenuto in contrada Targia.

Lascia la moglie e due figli.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il 31enne sarebbe rimasto schiacciato da un macchinario, mentre lavorava per un’azienda metalmeccanica. Sarebbe morto sul colpo: i tentativi del 118 di rianimarlo, quindi, si sono purtroppo rivelati inutili.

Sul caso, l’ennesima morte bianca in Sicilia dall’inizio dell’anno, sono in corso le indagini di rito: la Procura di Siracusa, che coordina l’attività investigativa, ha disposto il sequestro dell’area per svolgere gli accertamenti necessari per chiarire la dinamica della tragedia.

Tra i primi a commentare l’incidente mortale sul lavoro a Siracusa che ha portato alla morte il 31enne Luca Di Noto c’è Luisella Lionti, segretaria generale della Uil Sicilia, che commenta: “Siamo certi che magistratura e forze dell’ordine accerteranno sino in fondo quali sono le cause dell’incidente mortale verificatosi oggi a Siracusa. Noi, però, chiediamo che anche le istituzioni politiche facciano la propria parte e non qualche misura-spot. Intanto, piangiamo questa nuova vittima del lavoro e ci stringiamo ai suoi familiari, cui assicuriamo sin d’ora massimo sostegno sindacale e legale”.

“Dedichiamo all’operaio trentunenne di Floridia deceduto in contrada Targia e agli altri caduti del lavoro le nostre giornate di mobilitazione che la Uil insieme con Cgil e Cisl sta promuovendo in tutta Italia per chiedere al Governo, tra l’altro, interventi concreti per la prevenzione e la sicurezza nei cantieri, nelle fabbriche, nei campi. Rivendichiamo stessa attenzione al sistema delle imprese, per questo siamo accanto alla Uilm siracusana e al suo segretario Giorgio Miozzi che in queste ore ha ribadito agli esponenti di Finmeccanica la necessità della firma di un contratto integrativo nel quale sia prioritaria la tutela della salute e della vita dei lavoratori. Siamo grati, peraltro, a Giorgio Miozzi per essersi immediatamente recato sul luogo della tragedia a far sentire la presenza, la rabbia e il dolore di tutta la nostra organizzazione”.

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