A seguito della decisione presa ieri dall’assemblea delle organizzazioni sindacali, regionali e provinciali, di Cgil e Cisl, i catalogatori della Soprintendenza hanno proclamato lo stato di agitazione. Nell’incontro i catalogatori hanno denunciato il mancato riconoscimento del diritto secondo quanto previsto dalla legge 24 del 2007 per l’inserimento nella dotazione organica dei ruoli regionali dei lavoratori della catalogazione. I lavoratori dunque si dicono pronti ad astenersi dalla collaborazione ai compiti di istituto fino a quando non ci saranno risposte concrete da parte dell’ Assessore ai Beni Culturali e del Governo Regionale. « Il personale in questione- si legge in una nota che è stata diffusa agli organi di stampa dagli stessi catalogatori- da 22 anni lavora all’interno degli istituti periferici dell’Assessorato regionale al Beni Culturali, garantendo, con la propria professionalità una azione amministrativa efficiente ed efficace nei servizi ai cittadini. Ci sentiamo pertanto penalizzati da una situazione alla quale per noi non è per nulla semplice abituarci». Navigazione articoli Via Mineo, c’è l’ok per i lavori Manutenzione stradale, Garozzo: “Risolveremo problemi che attendono soluzione da tempo”