“Alla luce dei recenti sbarchi di migranti, abbiamo chiesto un ulteriore sforzo per rafforzare il meccanismo dei controlli, in mare e a terra. Siamo certi che verranno rispettate le disposizioni per le quarantene obbligatorie”, dicono proprio Ficara e Perconti. “Abbiamo chiesto grandi sacrifici agli italiani e ai siciliani. È giusto e rispettoso garantire loro controlli sempre più efficaci, nel contrastare la diffusione dei contagi da covid-19. La Sicilia, che si è sempre distinta nei riguardi del fenomeno migratorio anche in termini di integrazione, attualmente non ha le risorse umane ed economiche per garantire i consueti standard di sicurezza”. Da qui nasce la richiesta di “un incremento delle unità delle forze dell’ordine coinvolte nei controlli, in mare ed a terra, e la creazione di una cabina di regia che possa gestire l’emergenza migratoria all’interno dell’emergenza sanitaria. Con un appello alla responsabilità rivolto anche alle Ong, per garantire il pieno diritto alla vita e alla sicurezza di ogni persona, cittadino o migrante che sia”.

Il parlamentare siracusano Ficara e il deputato regionale Stefano Zito, si sono anche occupati in queste settimane della problematica Cassibile. Come ogni anno, è nata una improvvisata tendopoli che funge da rifugio di fortuna per centinaia di braccianti agricoli, per la maggior parte stranieri, dove non mancano fenomeni di caporalato: “A marzo abbiamo avuto un incontro nel corso del quale ne abbiamo discusso con il prefetto, Giusy Scaduto. Abbiamo avuto la conferma che la Prefettura sta già seguendo la vicenda e nei giorni scorsi ha incontrato associazioni di categoria e datoriali, richiamando regole ed obblighi. Purtroppo è un caso che da molti anni attende soluzioni, e ricordiamo che lo scorso febbraio il Ministero del lavoro ha approvato il primo Piano nazionale contro lo sfruttamento e il caporalato in agricoltura, il quale affianca interventi emergenziali e interventi di sistema o di lungo periodo. Lo si deve alla dignità di questi lavoratori ed alla sicurezza dei Cassibilesi. Per l’immediato, riteniamo ci siano le condizioni per poter utilizzare container di cui è in possesso la Protezione Civile comunale di Siracusa. È un peccato che il protocollo stilato un anno fa per il villaggio dei migranti sia naufragato senza poter neanche trovare una prima applicazione pratica. Ma adesso ci sono le condizioni per procedere e ci auguriamo anche con la dovuta sollecitudine da parte del Comune di Siracusa. E’ un momento particolare, ma con una richiesta di aiuto della Protezione Civile Regionale o alla Croce Rossa si potrebbe finalmente garantire un minimo di dignità e soprattutto adeguate condizioni sanitarie, per la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini di Cassibile”.

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