Il presidente della UNICOOP provincia di Siracusa Avv Daniele Amato intende caratterizzare  il prossimo autunno come stagione per riprendere il tema dei servizi sociali ai disabili e agli altri soggetti socialmente deboli rilanciando la Cooperazione Sociale della provincia richiamando gli enti locali competenti ( Libero Consorzio, ASP , Comuni) e Prefettura ad una nuova stagione di attenzione al tema, in un momento di particolare  crisi della finanza pubblica ma innanzitutto davanti ad una domanda di servizi che seppur garantita dalla legge non è ancora all’altezza della domanda stessa. Mentre la cooperazione, le imprese sociali ed il mondo del Terzo Settore  si trovano in enormi difficoltà.

 

Per affrontare  la problematica  il presidente Amato lancia l’idea di una cabina di regia e di concertazione dell’interso settore , di programmazione dei servizi e di formazione. Così come, per altro, previsto dalla Legge n. 328 del 2000.

 

Amato lancia la proposta-richiesta di una cabina di regia  alla Prefettura e al Libero Consorzio dei Comuni (Ex-Provincia) con una lettera indirizzata rispettivamente al Prefetto e al Commissario Straordinario del Libero Consorzio, facendo nel contempo  una dettagliata disamina della situazione in cui si trova il settore ed indicando strade su come affrontare i problemi sul tappeto.

 

“La cooperazione sociale vive – dice Amato –  come l’intero comparto welfare, un periodo di estrema difficoltà, connessa al tardivo pagamento delle rette socio – assistenziali da parte delle Pubbliche Amministrazioni ( Comuni e Distretti Socio – Sanitari) e alla mancata stipula delle convenzioni per il ricovero di minori (con particolare riguardo ai M.S.N.A., anziani e inabili).”

 

“Le stesse  cooperative sociali – aggiunge il presidente di UNICOOP –  si trovano ad essere compulsate da una parte dai dipendenti che richiedono la giusta retribuzione e dallo Stato per il pagamento degli oneri previdenziali, assistenziali e fiscali, mentre dall’altra parte attendono (con tempi di attesa tra gli 8 e i 12 mesi) la corresponsione delle rette socio assistenziali. Una situazione insostenibile, in quanto numerose Amministrazioni Comunali non provvedono neppure alla stipula della convenzione di ricovero, prevista ex L.R. 22/86 , precludendo così l’accesso al credito delle imprese sociali, sia in termini di factoring che di credito d’esercizio.

 

Le cooperative che si occupano di case di riposo, case protette e comunità alloggio per anziani e inabili, scontano pure la presenza di standard ex L.R.22/86 vetusti e assolutamente non commisurati all’utenza e alle esigenze economiche attuali, in un contesto ove non esiste una rete territoriale di integrazione socio – sanitaria che possa supportare l’assistenza ai soggetti disabili gravi ricoverati nelle strutture stesse.”

 

Un particolare riferimento dell’ avv. Daniel  Amato alla  situazione dei minori stranieri non accompagnati, ove le strutture di seconda accoglienza vivono una situazione emergenziale per i ritardi accumulati dal Ministero dell’Interno nella corresponsione dei trimestri di retta socio assistenziale ed in cui i Comuni, spesso, non provvedono alla stipula delle convenzioni.

 

A ciò si deve aggiungere, il ritardo da parte dell’INPS e dell’INAIL nell’esitare le pratiche per gli interventi sostitutivi nei confronti delle stazioni appaltanti e nel rilascio del DURC.

 

“A questo punto – dice Amato –  riteniamo fondamentale che la Prefettura di Siracusa possa istituire un apposito tavolo di concertazione e confronto in ambito provinciale, affinché si discuta con le Amministrazioni Comunali , gli Enti Previdenziali, l’ASP di Siracusa e le associazioni di categoria al fine di fare luce su questa vertenza socio – economica e cercare di dare risposte ad un settore in estrema crisi.”

 

“L’UN.I.COOP. – Unione Provinciale di Siracusa ritiene utile sollecitare e sensibilizzare le Amministrazioni Comunali affinché provvedano alla stipula delle convenzioni e corrispondano – in tempi certi – le rette socio assistenziali, anche ricorrendo, laddove possibile, al pagamento diretto delle retribuzioni ai lavoratori del comparto come previsto dall’art. 1676  del Condice Civile “

 

La riforma del Terzo Settore in uno con la legge quadro sul servizio socio sanitario e la modifica del Titolo V della Costituzione hanno introdotto ulteriori elementi di modificazione dei ruoli delle diverse articolazioni dello Stato, nell’ottica di una “multilevel governance” dei processi socio assistenziali.

 

In coerenza con il Testo Unico sull’ordinamento degli Enti Locali, la L. 328/2000 non attribuisce compiti diretti e gestionali alle Province in campo assistenziale, ma ne definisce un ruolo in linea con i compiti che in generale negli ultimi anni le province, oggi Liberi Consorzi Comunali nella qualità di enti locali di area vasta,  hanno assunto, diventando il soggetto centrale della programmazione generale e dello sviluppo del proprio territorio. Quindi la ex Provincia è richiamata a svolgere il ruolo di Cabina di regia richiesto da UNICOOP.

 

Come anche alle ex Province è attribuito un ruolo per la formazione, soprattutto qui intesa come funzione permanente di accompagnamento di amministratori ed operatori nell’applicazione e nell’implementazione dei Piani di Zona.

 

Una ulteriore missione dei Liberi Consorzi  riguarda l’attività di monitoraggio e valutazione, elemento altamente innovativo e perfettamente consono al ruolo di area vasta delle Province, come del resto sperimentato nell’applicazione della legge 285/97.

 

Si aggiunge un possibile ruolo di coordinamento territoriale allo scopo di favorire una programmazione provinciale che coniughi gli interventi sociali con l’offerta sanitaria territoriale, favorendo una interlocuzione proficua con le Aziende Sanitarie Provinciali.

 

Per arrivare a questi obiettivo i UNICOOP Siracusa, per tramite del suo presidente Avv Daniele Amato fa la richiesta alla Prefettura per l’istituzione di un tavolo di concertazione con gli obbiettivi sopra indicati.

 

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