Il pericolo per la Sicilia non viene solo da fuori, ma anche da dentro i confini italiani, più precisamente dal Nord. Un po’ come era successo durante la prima ondata, anche se ovviamente il rapporto è molto minore di quando successo nei primi mesi del 2020. Fatto sta che in molti, moltissimi, che si sottopongo (volontariamente) al tampone negli aeroporti siciliani e che provengono da Lombardia, Veneto e Piemonte, risultano positivi. “È vero, abbiamo riscontrato un alto tasso di positività da chi proviene dalle regioni del Nord, soprattutto da Lombardia e Piemonte – conferma il commissario straordinario all’emergenza Covid di Palermo, Renato Costa -. Tampone obbligatorio per chiunque arriva in Sicilia per Natale? Non è facile, sono considerazioni che farà la Regione con Roma. Abbiamo aumentato i controlli anche per questo motivo e offriamo, a Palermo, per chi vuole, la possibilità di fare un tampone rapido per stare più tranquilli”. Gli attuali positivi sono 19.875 con un aumento di 757 casi. I guariti sono 601 mentre le vittime sono 10 e portano il totale dei decessi a 7.339. Sul fronte ospedaliero sono 549 ricoverati, con 16 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 55, 7 casi in meno rispetto a ieri. Il contagio nelle singole province vede Catania con 351 casi, Messina 336, Palermo 189, Caltanissetta 115, Siracusa 110, Agrigento 106, Trapani 89, Enna, 38, Ragusa 34. I n questo momento l’obbligo di tampone nei porti e aeroporti siciliani ai passeggeri vige per le persone che arrivano dalla Repubblica del Sudafrica, Botswana, Hong Kong, Stato d’Israele, Repubblica Araba di Egitto e Repubblica di Turchia. Attualmente il controllo è già previsto per chi proviene, o nei 14 giorni precedenti alla partenza ha soggiornato o transitato, da Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti, Malta, Portogallo, Spagna, Francia, Grecia, Paesi Bassi. Navigazione articoli Covid, altro boom di contagi in Sicilia, a Siracusa 135 casi in un giorno Covid, lieve calo dei positivi in Sicilia, a Siracusa 125 nuovi contagi