“L’idea di realizzare un progetto sulla figura di Dionisio, nasce dal mio interesse per la mitologia greca e dalla scoperta della sua dualità. Dionisio nasce due volte, da Semele prima dalla gamba di Zeus poi. È sia divino che umano, quindi incarna perfettamente il grande desiderio di sconfiggere la morte. Dionisio è l’incarnazione della forza primitiva della natura e al tempo stesso di violenza e morte”. Con queste parole Luigi Fatuzzo spiega cosa lo ha spinto a creare “Nato 2volte: la forma umana nello spazio”, la sua esposizione inaugurata negli spazi di Kokòstudio in via Gaetano Italia a Palazzolo Acreide, Siracusa. 

Artista sensibile, Luigi Fatuzzo in una perenne ricerca sulla forma umana, la plasma e la trasforma in un’infinita varietà di espressioni, infondendo nelle sue creazioni un’energia vitale, un’emotività intensa che vibra tra gioia e dolore, passione e malinconia. Un’artista capace di guardare la realtà con delicata sensibilità, cogliendone l’essenza più profonda e l’immensità sconfinata.

A presentare l’artista, dopo i saluti di Nicolò Scrofani padrone di casa di Kokòstudio, è stato Fabio Messina che ha approfondito il tema del dionisiaco, evocando l’energia primordiale di Dionisio. A spiegare le opere è stato lo stesso Fatuzzo, che ha sottolineato la ricerca espressiva che caratterizza la sua visione artistica, un percorso tra studio e memoria. “Dionisio è il dio dell’ambiguità e degli opposti, è colui che vuole salvare l’uomo dalla sofferenza e gli offre vino come linfa vitale e fonte di ebbrezza, lo stesso vino che per gli dei è nettare. Il tutto si traduce nel mio progetto in una pittura caratterizzata da un gesto istintivo, incisivo e graffiato, cancellando in maniera parziale le figure e “violentando” la loro forma originale” spiega Fatuzzo.

Le opere si mostrano nella loro essenza e nella loro tecnica realizzativa. Le pennellate vibranti insieme alle sculture d’impatto di Luigi Fatuzzo creano un’esperienza sensoriale indimenticabile.

“Con la scultura ho messo in evidenza il rapporto tra elementi differenti, utilizzando superfici lisce e ruvide, differenti tipologie di argilla, ferro e resti di animali. Questo progetto appartiene alla mia storia artistica e si proietterà all’infinito perché ha avuto inizio nella mia infanzia con colui che in famiglia è stato per me un grande mentore, che non a caso si chiamava Dionisio” – conclude Fatuzzo.

La mostra sarà fruibile fino al 30 settembre tutti i giorni, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.

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