La prima mondiale della performance site specific di Mircea Cantor, Il suono del mio corpo è la memoria della mia presenza, ha concluso ieri sera Inda 2020 Per voci sole, la stagione speciale prodotta dalla Fondazione Inda. L’artista premio Marcel Duchamp 2011 ha presentato al pubblico del Teatro Greco di Siracusa un rituale a forte impatto simbolico per rappresentare la rinascita dopo la pandemia; punti di partenza ed elementi fondamentali della performance di Mircea Cantor sono stati il corpo e la presenza dell’essere umano, la voce umana e il suono delle campane. Il suono del mio corpo è la memoria della mia presenza ha coinvolto gli allievi e i docenti dell’Accademia d’arte del dramma antico, Dario La Ferla ha firmato i movimenti di scena, Simonetta Cartia e Elena Polic Greco la direzione del coro, Simone Caserta le musiche, alle campane Denis Latîșev. La serata si è aperta con la consegna del Premio Eschilo d’oro a Eva Cantarella per avere coniugato “l’erudizione con la divulgazione nell’affrontare personaggi e problemi del mondo classico, sino a includere temi di forte attualità come le questioni di genere, l’evoluzione della condizione femminile, ma anche la pena capitale e il problema della detenzione”. Al Teatro Greco anche la consegna a Fiammetta Borsellino del Premio Custodi della Bellezza. Il Teatro a venire ha chiuso la serata finale di Inda 2020 Per voci sole con Galatea Ranzi, Anna Della Rosa e Lucia Lavia che hanno letto dei brani rispettivamente da Le Nuvole di Aristofane nella traduzione di Nicola Caldoni, Ifigenia in Tauride di Euripide nella traduzione di Giorgio Ieranò e Baccanti di Euripide nella traduzione di Guido Paduano. Le Nuvole, Ifigenia in Tauride e Baccanti saranno le tre opere in scena al Teatro Greco di Siracusa nella stagione 2021. Navigazione articoli Miasmi a Priolo Gargallo, il sindaco: “Causati da un problema di inversione termica” Cattiva qualità dell’aria a Priolo, il sindaco Gianni: “Preoccupati e arrabbiati”