In un mondo in cui i social, la TV e la radio ci inondano di cattive notizie, un evento dal vivo di tre giorni aperto al pubblico promette di dare solo buone notizie!Conosciuti anche per i grandi congressi che tengono in tutto il mondo, i Testimoni di Geova tornano alla Sala Assemblee di Caltanissetta per tutti i fine settimana di giugno e, per la prima volta, a Catania presso il “Sicilia Fiera di Misterbianco“ con un programma molto atteso e pensato per condividere coni presenti consigli utili tratti dalla Bibbia e incoraggiamento.A Catania i Testimoni di Geova terranno la loro serie di congressi del 2024 intitolati “Annunciamo la buona notizia!” nei fine settimana del 21-23 e 28-30 giugno. Si prevede che l’evento gratuito attirerà in città più di 12.000 persone nel corso dei due fine settimana di giugno, favorendo anche le attività commerciali del posto come negozi, hotel e ristoranti.Piero Maltese portavoce de I Testimoni di Geova ha detto: “Questi congressi sono uno dei momenti più attesi dell’anno per migliaia di persone che hanno bisogno di un po’ di positività nella loro vita, e siamo felici di goderci ancora una volta il programma in questa città accogliente e ospitale”. Il congresso “Annunciamo la buona notizia!” presenterà video, discorsi e interviste basati sulla Bibbia e includerà temi come:· Perché abbiamo bisogno di buone notizie?· La buona notizia secondo Gesù.· Superiamo le difficoltà grazie alla buona notizia.L’evento clou del sabato sarà il battesimo di persone provenienti dalle comunità circostanti, mentre un video racconto in due parti catturerà l’attenzione del pubblico il venerdì e il sabato. Nelle settimane prima di ogni congresso, i Testimoni di Geova locali si impegneranno in una campagna per invitare le persone a questo evento gratuito. L’anno scorso quasi 13 milioni di persone hanno assistito a più di 6.000 congressi di tre giorni in tutto il mondo. Navigazione articoli 🔴VIDEO – Sicilia, è allerta arancione per ondate di calore e rischio incendi Siracusa, domani mattina convegno al Consorzio Plemmirio su “tutela nelle aree naturali protette”