La XXVesima edizione del Premio Sicilia organizzato dall’Associazione Templari Federiciani di Corrado Armeri si è tenuta ieri domenica 5 febbraio, alle 17 e 30, al Mercato di Ispica. La serata di gala nella quale si sono tenuti spettacoli, sfilate e dibattiti ha avuto inizio con l’ennesimo riconoscimento alla nostra nota e grande scrittrice, giornalista e critico d’arte Melinda Miceli alla quale è stato conferito il prestigioso PREMIO CULTURA 2017 per la sua intensa attività culturale di promozione del territorio attraverso i suoi 17 rinomati saggi e il romanzo colto Primadonna in Sicilia ricco di simbologie esoteriche che onora il filone letterario della romanistica attuale. A consegnare il premio Edy Bandiera deputato regionale ARS. “ Ringrazio i Cavalieri per questa nomination- ha detto Melinda Micieli- che a sorpresa ho trovato sulla mia e mail. Inaspettatamente questo, dopo il premio donna siciliana 2017 e 2016 per la letteratura e la scrittura e tanti altri, mi conferma l’attenzione verso la cultura con la C maiuscola essendo” Primadonna in Sicilia” un romanzo di rimandi letterari e filosofici oltre che esoterico nelle descrizioni di location come Siracusa, Malta, Parigi, tutti luoghi toccati dalla mia protagonista, Ursula una scrittrice viaggiatrice. Lei donna- spiega la Micieli- dall’intuito quasi divino, definita dalla critica “mistagoga”, attraversa un percorso iniziatico e affronta nella sua epica storia femminile il demone del maschilismo per assurgere all’agognata condizione di donna autonoma e realizzata in campi solitamente occupati da uomini. Il simbololismo delle colonne d’Ercole in copertina mostrano il percorso ad ostacoli della donna iniziata tra la doppiezza e male. Dedico Primadonna in Sicilia- conclude la scrittrice- a tutte le donne vittime di violenza o incerte nel loro cammino perchè questo romanzo insegna come districarsi tra i tanti difetti e trappole di una società maschilista effigiata perfettamente nelle descrizioni dei libri di Vitaliano Brancati come Don Giovanni in Sicilia, il Bell’Antonio e Paolo il Caldo.”
Durante la serata si è tenuto un dibattito etico sul fenomeno pedofilia sempre più preoccupante con Don Fortunato Di Noto presidente di Meter. Sul femminicidio con le tristi storie di Eligia Ardita, Giordana Di Stefano e della stilista Carlotta Benusiglio trovata impiccata, ne ha parlato la sorella Giorgia, presente tra i premiati per la sua storia personale.

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