Il Parco archeologico di Siracusa si impegna a promuovere l’inclusione sociale attraverso un progetto innovativo dedicato all’archeologia e al patrimonio culturale. L’iniziativa, intitolata “L’Archeologia come strumento d’inclusione al Parco”, mira a coinvolgere un pubblico diversificato, favorendo un accesso profondo alla storia e al patrimonio culturale. “Questa iniziativa – commenta il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri – rappresenta un passo significativo verso una società più equa e consapevole del proprio patrimonio culturale. Il Parco promuove così l’inclusione sociale attraverso l’archeologia e per questo invito a partecipare e sostenere questo progetto, unico nel suo genere, contribuendo a rendere l’archeologia un veicolo di inclusione e apprendimento per tutti”. Il progetto prevede la creazione di uno spazio all’interno della Neapolis, cosiddette Case Caruso, attrezzato per laboratori didattici interattivi. Qui, ragazzi e famiglie parteciperanno a simulazioni di scavi archeologici e alla manipolazione dell’argilla, permettendo loro di vivere l’ambiente in modo consapevole e divertente. Gli spazi saranno adeguatamente attrezzati per accogliere individui disabili e non, garantendo un’esperienza inclusiva. Il Parco metterà a disposizione locali e arredi necessari, mentre un’associazione esterna, selezionata attraverso un bando pubblico, si occuperà del coordinamento delle attività grazie a competenze specializzate“. “Il progetto adotta un approccio collaborativo e attivo, coinvolgendo attivamente gli alunni, compresi quelli con difficoltà, come soggetti attivi del proprio percorso di apprendimento – conclude Auteri – L’obiettivo è favorire l’inclusione dei soggetti fragili in uno spazio aperto a tutti, promuovendo crescita socio-culturale e partecipazione”. Navigazione articoli Siracusa. Presentata la VI edizione del Festival dell’Educazione: si terrà dal 19 al 26 Novembre Siracusa, presentato il libro “Investigare 5.0.“ scritto dal prefetto Rizzi e dalla docente Anna M. Giannini