Grosse novità in arrivo. Da Settembre sarà in funzione una nuova piattaforma digitale per attivare percorsi personalizzati di ricerca di lavoro e di rafforzamento delle competenze. Si chiamerà Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl), e si tratta della prima piattaforma simile, in Italia, che viene gestita direttamente dal Ministero del Lavoro.

La piattaforma, realizzata dall’Inps, avrà il compito di agevolare la ricerca del lavoro ma consentirà anche di attivare il meccanismo di welfare post Reddito di cittadinanza, dopo lo stop arrivato a luglio. In particolare consentirà l’attivazione di percorsi personalizzati per i beneficiari dell’assegno di inclusione (Adi) e del supporto alla formazione e al lavoro (Sfl), individuando le attività formative più utili alla loro collocazione e riqualificazione.

Come funzionerà la nuova piattaforma?

Occorre precisare che il funzionamento della piattaforma verrà illustrato in un decreto interministeriale di 10 articoli, la cui pubblicazione è attesa a giorni in Gazzetta ufficiale, e prevede una cosa mai successa prima: l’interoperabilità con altre piattaforme per consentire l’incrocio dei dati. Il debutto è atteso per settembre, in vista dell’entrata in vigore del supporto alla formazione e al lavoro mentre per l’assegno di inclusione si dovrà aspettare gennaio 2024. Il sistema ospiterà per primo la platea di richiedenti e beneficiari delle due nuove misure introdotte al posto del Reddito di Cittadinanza: l’Assegno di inclusione e il Supporto alla formazione e al lavoro. Il primo sarà riconosciuto a partire dal 1° gennaio 2024 come misura di sostegno economico, mentre il secondo è un sussidio da 350 euro che sostituirà il Rdc per le persone considerate ‘occupabili’.

Presentare la domanda all’Inps sarà piuttosto facile. Occorre rispettare tre condizioni: appartenere ad una fascia di età 18-59 anni, far parte di un nucleo familiare con Isee fino a 6 mila euro e non poter accedere all’Assegno di inclusione.

Inoltre il Siisl sarà organizzato su tre differenti piattaforme. Alla prima potranno accedere tutte le persone che hanno richiesto l’Assegno di inclusione e qui riceveranno indicazioni per il primo appuntamento con i servizi sociali. La seconda piattaforma è un sistema informativo unico per chi riceve il Supporto alla formazione e al lavoro e l’Assegno di inclusione e gestisce una serie di dati quali la scheda anagrafica del beneficiario. Per ultimo, la terza piattaforma, infine, è dedicata al Patto per l’inclusione sociale, il cui obiettivo è la costruzione di interventi su misura da attuare insieme alle famiglie.

Il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, si legge sul sito dell’Inps, favorirà l’interoperabilità di tutte le piattaforme digitali dei soggetti accreditati al sistema sociale e del lavoro, ciò vuol dire che permetterà l’incrocio dei dati grazie al coinvolgimento di altre amministrazioni, come il Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro (Siu) e la piattaforma di gestione dei Patti di inclusione sociale (Gepi). La promessa è quella di far comunicare tra loro Centri per l’impiego, Comuni e beneficiari dei sussidi, per rendere più snello l’accesso ai sussidi e per agevolare il lavoro delle varie amministrazioni.

I dati del Siisl potranno essere utilizzati anche da Inps, ministero del Lavoro e Anpal mentre il ministero dell’Istruzione e dell’Università lo alimenteranno per individuare i beneficiari dei nuovi strumenti che non hanno adempiuto agli obblighi scolastici. Chi ha un’età compresa tra 18 e 29 anni e non ha frequentato la scuola per almeno 10 anni, e quindi non è in possesso di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno d’età, dovrà iscriversi a un percorso di istruzione per adulti per ottenere il sussidio economico.

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