E’ stato proclamato dalle OO.SS. FP CGIL FP CISL e Uil FPL e del Terziario Filcams Fisascat e Uiltucs  per lunedì lo sciopero dei lavoratori del Libero Consorzio Comunale e della partecipata Siracusa Risorse s.p,a . Il corteo muoverà dagli uffici del Consorzio Agrario di contrada Fusco, dove da qualche giorno insiste la protesa dei lavoratori della partecipata,   fino agli uffici di via Roma, sede del Libero Consorzio Comunale di Siracusa.

Dopo aver sommato distintamente ben 5 mensilità non pagate per i lavoratori del Libero Consorzio e 8 mensilità i lavoratori di Siracusa Risorse, le OO.SS. a valle dell’audizione unitaria tenuta giorno 9 novembre innanzi alla II commissione bilancio dell’ARS, hanno deciso di chiamare unitariamente alla lotta tutti  i 700 lavoratori, per rivendicare un diritto sacrosanto qual’è il diritto del salario, e per dare un segnale alla deputazione regionale, che a conclusione dei lavori delle commissioni, sarà chiamata a votare il bilancio di assestamento, di far presto al fine di garantire ai lavoratori ed alle loro famiglie, di avere pagate tutti loro stipendi prima del natale che si approssima.

“Questo  dramma sociale è stato creato dalla politica regionale, è giunto il momento che la stessa politica metta da parte le partigianeria di partito e di bottega,  dando una risposta chiara ed inequivocabile ai lavoratori della ex Provincia Regionale e della partecipata Siracusa Risorse – hanno dichiarato i segretari Nardi e Gugliotta  (Fp Cgil e Filcams ) , Passanisi  e Carasi ( Fp Cisl e Fisascat)  Altamore e Floridia (Uil FPL e Uiltucs) , – 700 famiglie sono nella più cupa disperazione,  con loro i cittadini privati dei servizi più elementari come il trasporto disabili che non consente a tanti ragazzi di poter fruire del diritto alla scuola, alla manutenzione scolastica ed a tutti quei servizi essenziali che ad oggi sono coperti solo grazie al lavoro NON retribuito dei lavoratori dell’Ente e della Partecipata Siracusa Risorse. Se è vero che la manovra per i tempi tecnici delle commissioni non potrà traguardare l’aula per la votazione prima di giorno 21 novembre auspicabile che l’intera deputazione dimostrino in aula0 responsabilità dei commissari delle ex province che hanno rinunciato loro malgrado a chiedere fondi alla regione, per agevolare le provincie di Siracusa Enna e Ragusa, che hanno la condizione più disastrosa.

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