In una Chiesa Madre gremita in ogni ordine di posto, la città di Canicattini Bagni, nel pomeriggio di ieri, lunedì 29 luglio 2024, ha dato l’ultimo saluto al suo giovane “eroe-semplice”, come la stampa di tutta Italia definì Luca Scatà, il poliziotto oggi 37enne, Medaglia d’Oro al Valor Civile, venuto a mancare prematuramente lo scorso 25 luglio, che il 23 dicembre 2016 a Sesto San Giovani, nel corso di un conflitto a fuoco, difendeva il suo collega di pattuglia Cristian Movio rimasto ferito, uccidendo Anis Amri il terrorista ritenuto l’autore della strage al mercatino di Natale di Berlino nel quale persero la vita 12 persone.

In una città silenziosa e addolorata, con le bandiere a mezz’asta e le saracinesche delle attività commerciali abbassate, nessun canicattinese, nonostante il caldo afoso, è voluto mancare per l’ultimo saluto a Luca e stringersi al dolore della famiglia, la mamma Pinuccia, la sorella Federica, l’amata moglie Miriana, sposata lo scorso 17 luglio prima della dipartita con una cerimonia civile all’ospedale San Raffaele di Milano, e ai parenti tutti.

Il papà, Pippo, per 27 anni apprezzato dipendente comunale, è venuto a mancare all’affetto della sua famiglia il 9 dicembre del 2018, a 62 anni, anch’egli a seguito di una lunga malattia.

Presenti alle esequie officiate da Don Marco Tarascio e Don Salvatore Interlando, Cappellano della Polizia di Stato, con il Sindaco Paolo Amenta, che ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali, in segno di profondo rispetto, cordoglio e partecipazione al dolore dei familiari da parte di tutta la cittadinanza, c’erano il Prefetto di Siracusa Raffaella Moscarella, il Questore Roberto Pellicone, il Vicario della Questura di Catania, Giuseppe Anzalone, i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e delle altre Forze dell’ordine, la Giunta comunale, la Presidente del Consiglio cittadino, Loretta Barbagallo, l’intero Consiglio comunale, tanti colleghi poliziotti, soprattutto della Questura di Siracusa dove Luca Scatà lavorava dopo i fatti di Sesto San Giovanni, gli Scout del Canicattini 1, importanti nella formazione giovanile di Luca, l’Associazione della Polizia di Stato, il Gruppo di Protezione Civile, l’AVOCA, tanti cittadini, soprattutto giovani.

Sul feretro il Tricolore, il cappello d’ordinanza e il fazzolettone del Gruppo Scout del Canicattini 1.

Un dolore condiviso quello vissuto oggi dalla città di Canicattini Bagni, che apre le porte alla speranza, all’amore e al rispetto solidale per il prossimo, come ha detto Don Marco Tarascio durante l’omelia: «Amiamoci perché l’amore è più forte della morte e Luca ha amato sino alla morte».

A conclusione della funziona liturgica, animata dai Cori parrocchiali della città e chiusa con la preghiera di San Michele Arcangelo patrono di Canicattini Bagni e della Polizia di Stato, a dare l’ultimo saluto a Luca Scatà sono stati gli interventi degli amici di sempre, e il Sindaco Paolo Amenta, interpretando i sentimenti di angoscia dell’intera Comunità e di vicinanza alla famiglia colpita da una così drammatica perdita.

«Difficile trovare le parole per rappresentare il dolore di una Comunità per la perdita di un suo giovane figlio, quale sei tu caro Luca, che lasci un profondo vuoto nel cuore di tutti noi e in quanti hanno avuto l’onore e il privilegio di conoscerti – ha detto il Sindaco Paolo Amenta -. Canicattini Bagni è una piccola Comunità dove ci si conosce tutti e dove si vedono crescere i ragazzi, come in questi anni abbiamo visto crescere te e tua sorella Federica, soprattutto quando venivate a trovare al Comune papà Pippo, apprezzassimo dipendente comunale venuto a mancare prematuramente nel 2018, che oggi siamo sicuri ti starà abbracciando.

Come si fa a non ricordare e ad ammirare la tenacia, i sacrifici e la forza di volontà che ti hanno animato, sin da ragazzino, per entrare a fare parte della grande famiglia della Polizia di Stato. Un grande sogno il tuo che si è avverato e al quale hai reso onore.

Non è facile trovare le parole per esprimere la tristezza che tutti noi oggi sentiamo – ha continuato il primo cittadino di Canicattini Bagni -, e nel ringraziare quanti con i loro messaggi hanno voluto esprimere il loro cordoglio per il tuo prematuro ritorno alla Casa del Padre, dal Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Interno, al Capo della Polizia, alle massime autorità istituzionali, civili, militari e religiose della provincia che ringrazio per la loro presenza, ad iniziare da S.E. il Prefetto, non posso, Caro Luca, che rinnovare la vicinanza di tutta la nostra Comunità al dolore della tua famiglia, alla mamma, a Federica, alla tua amata moglie Miriana, e ai parenti tutti.

Ciao Luca, giovane volenteroso e perbene – ha concluso il Sindaco Paolo Amenta – che con il tuo coraggio e l’alto senso del dovere, mettendo a rischio la tua vita, hai reso orgogliosi agli occhi dell’Italia intera e della comunità internazionale, tutti noi, la tua famiglia, i valori che ti sono stati trasmessi, la tua Polizia di Stato, le Forze dell’Ordine, e la tua Canicattini Bagni che oggi ti abbraccia e ti stringe al cuore.

Grazie Luca, nostro eroe-semplice, esempio per la tua generazione e per quella futura, il cui ricordo sapremo consegnare alla storia e alla memoria di Canicattini Bagni e dell’Italia».

Subito dopo, aperto da due motociclisti della Polizia, il lungo corteo funebre verso il Cimitero di Canicattini Bagni dove ad attenderlo c’erano le note dell’Aria sulla quarta corda di Bach suonate dal Corpo Bandistico cittadino, qui  la salma di Luca Scatà verrà tumulata vicina a quella del papà.

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