Con un ottobre vestito da maggio, una piazza culla di storie, una comunità ordinata e determinata: questi i tre elementi al centro del successo della seconda edizione del “Marzamemi Book Fest”, che dal 16 al 18 ottobre ha animato il borgo marittimo a sud della Sicilia. L’evento si è svolto, infatti, grazie alla grande determinazione di tutta la comunità cittadina, che attraverso associazioni, gruppi di volontari e privati cittadini hanno imbastito la seconda edizione dedicata ai libri con grande attenzione alle pratiche necessarie per mantenere distanziamento sociale e misure di sicurezza. L’evento, nato come attività di responsabilità sociale d’impresa di “Liccamuciula”, attività che unisce la ristorazione, la valorizzazione dell’artigianato e l’amore per i libri, è stato accolto anche quest’anno dall’entusiasmo appassionato di un gruppo promotore, che oramai pensa all’evento come un appuntamento fisso da riproporre:”Il senso di comunità che il Book Fest ha messo in luce – spiega Barbara Fronterrè, fondatrice di “Liccamuciula” – è la cosa più forte, anche perché animata dall’amore per i libri e dall’orgoglio di fare qualcosa per la città”. A questi temi è stata dedicata una visita guidata della tonnara, condotta dalla stessa Barbara Fronterrè, che ha narrato le storie antiche dei pescatori a trasmissione orale, cercando di condividerne il senso anche per il presente. Il Marzamemi Book Fest 2020 è stata un’edizione che ha accolto tra venerdì 16 ottobre e domenica 18 esperienze e momenti di dibattito con gli autori del territorio siciliano e nazionale, con un occhio di riguardo all’arte, alla musica e alle tematiche sociali e civili che riguardano lo sviluppo dei territori del Mezzogiorno. Da “I racconti della Maiolica” della Bottega del pane Young per i più piccoli con l’attrice Aurora Miriam Scala, alle presentazioni dei libri: Marta Aiello con “Stranieri a casa nostra. Quando gli stranieri siamo noi”, Marinella Fiume con “La bolgia delle eretiche”. Anna Giurickovic Dato con il libro “Il grande me” ha, infine, affrontato il tema dell’introspezione femminile, come conseguenza dell’improvvisa perdita del padre. Grande partecipazione, anche per Pino Aprile con “Il male del Nord. Perchè si fa l’Italia dal Sud o si muore” e Stefano Amato con “Stupidistan”. Due volti contrastanti della Sicilia e del Mezzogiorno più in generale: nel saggio di Pino Aprile, discusso con Stefano Saladino, fondatore di Rinascita Digitale, Roberto Bruno, storico e Aldo Mantineo, giornalista, si racconta di una terra esemplare rispetto al Nord durante il Covid, mentre il libro di Stefano Amato è un romanzo dove si racconta una dimensione arretrata e distopica una Sicilia. Durante l’evento non sono mancati i momenti dedicati allo spettacolo: con la Compagnia del Teatro Mobile di Catania è andato in scena “Lupo” per la regia di Guglielmo Ferro; sabato sera è stata la volta dell’esibizione musicale in piazza della band 10 Hp e domenica della performance artistica dei musicisti e videomaker Arternative Zone. A fare da contorno alla Tonnara, nell’ultimo appuntamento del Marzamemi Book Fest lo stand “Pane e parole”, una mostra mercato degli editori siciliani e prodotti contadini con Coldiretti Sicilia. La scrittrice Catena Fiorello, ha infine dato il suo speciale saluto in diretta streaming a tutti gli spettatori, chiudendo la rassegna letteraria domenica sera. Navigazione articoli Conversazioni siracusane, doppio appuntamento Giovedì e venerdì, ore 18, all’Urban Center SIRACUSA. SOSPESE LE GIORNATE FAI D’AUTUNNO DEL 24/25 OTTOBRE 2020