Al via i festeggiamenti di San Sebastiano, una tradizione che affonda le sue radici nel 1414 quandola nave che trasportava la statua di san Sebastiano naufragò a largo di Augusta e non si registrò nessuna vittima.“La leggenda tramanda – ricorda il sindaco Carta – che dovendo scegliere in quale paese del siracusano collocare la statua, in tanti provarono a sollevarla, senza riuscirci, in quanto il Simulacro era divenuto miracolosamente pesantissimo. Soltanto gli abitanti di Melilli riuscirono a sollevare il simulacro di San Sebastiano e a trasportarlo in processione fino al paese, tra canti di entusiasmo e inni sacri.”“Da allora, ogni anno, si rinnovano i suggestivi festeggiamenti tra preghiere, musiche e canti. Tra i momenti più intensi – afferma il primo cittadino – vi è il lungo pellegrinaggio dei fedeli.”La notte fra il 3 e 4 maggio, infatti, la piazza e il corso principale restano illuminati a giorno per accogliere i pellegrini che arrivano a piedi da tutti i paesi vicini e che aspettano l’apertura della chiesa, per esprimere il loro ringraziamento a San Sebastiano.“Dopo due anni di restrizioni legate alle norme anti covid, i fedeli potranno finalmente festeggiare il Santo Patrono di Melilli – afferma il sindaco, Giuseppe Carta – e per questa occasione abbiamo voluto significare, attraverso un calendario fitto di eventi, la più ampia partecipazione e il coinvolgimento del nostro territorio”Il programma delle celebrazioni – conclude il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta – inizia con oggi con la sfilata della banda comunale lungo le vie cittadine e l’accensione delle luci artistiche e l’uscita della reliquia per le strade di Melilli, momenti di grande gioia che segnano il primo momento di comunione tra la città e il suo amato Santo Patrono” Navigazione articoli Siracusa. Percorso pedonale in via Castello Maniace Giornata mondiale della libertà di stampa, le riflessioni di 250 studenti sull’articolo 21 L’assessore Granata: la cultura per combattere la disinformazione