Dopo le accuse rivolte da Salvo Sbona all’amministrazione comunale, “rea”, a giudizio del presidente del consiglio comunale, di non aver rispettato i tempi annunciati per l’avvio della refezione scolastica, arriva la dura replica dell’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Melilli, Nuccio Gigliuto. <<E’ vero – dice – che non riusciremo a rispettare la data indicata nell’apposita delibera, ma il presidente Sbona dimentica che il bilancio di previsione del 2016 è stato approvato dal consiglio soltanto il 16 luglio e, con agosto (mese di ferie per dirigenti e funzionari comunali) alle porte, non era per nulla semplice arrivare in tempo per l’apertura dell’anno scolastico, studiando e approfondendo le carte per mettere a bando il servizio. Abbiamo comunque avviato procedure e meccanismi per pubblicare una manifestazione di interesse per far partire la refezione scolastica. Tutto ciò sarà seguito da un bando pubblico che durerà nel tempo perché il nostro intento è di avviare un servizio di qualità sempre migliore>>. L’assessore Gigliuto risponde con durezza alle critiche di Sbona, entrando a gamba tesa sulla polemica accesa dal consigliere del Pd. <<Vorrei rimarcare – dice – come questa amministrazione stia lavorando nel segno della discontinuità rispetto a quella precedente, redigendo bandi e manifestazioni di interesse senza nessun ammiccamento a cooperative di parenti ed amici. Purtroppo, qualche amministratore nostrano continua ad intendere la cosa pubblica come strumento di interessi privati e business. Per noi invece la politica è spirito di servizio dedito alla collettività, e lavorare nel segno della trasparenza comporta a volte l’allungamento dei tempi. Ecco perché, nonostante le difficoltà oggettive, siamo riusciti a controllare tutti gli istituti del territorio, facendo partire il trasporto alunni per tutte le scuole. Tutto ciò lo si deve al grande impegno profuso dal sindaco Cannata e dai suoi assessori>>. Gigliuto rammenta anche come tempo addietro dei volantini distribuiti a Melilli recitassero come in tutte le operazioni comunali degli ultimi anni “ci fossero stati interessi personali da coltivare o comunque si tendesse a privilegiare, nell’affidamento dei servizi pubblici, società private riconducibili direttamente a familiari di alcuni componenti del consiglio comunale”. L’assessore si riferisce a vari bandi <<affidati in passato a fratelli e sorelle di qualche amministratore pubblico o ai servizi privati riguardanti eolico e fotovoltaico, oltre che ai centri di accoglienza. Questa amministrazione – ribadisce – sta dando priorità al nuovo codice degli appalti, seguendo le indicazioni dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), che indirizza tutto su procedure ad evidenza pubblica e non sugli affidamenti, anche se temporanei. Per quanto riguarda, invece, la fermata Ast, situata in piazzale Padre Pio – spiega, toccando l’altro punto della polemica – abbiamo chiesto insistentemente all’azienda di riportarla a piazzale Sant’Eligio. Non abbiamo ricevuto risposte. In conclusione, noto che il presidente del consiglio predica bene e razzola male, come ha fatto dopo la pubblicazione dei manifesti e volantini che chiedono la chiusura dei centri di accoglienza per immigrati. Ha operato – termina Gigliuto – in maniera opposta a quanto pubblicamente detto, ritirando l’autorizzazione del centro di accoglienza della sua famiglia e protocollando l’inizio dei lavori per la realizzazione degli interventi di adeguamento dei locali>>. Navigazione articoli Il consiglio comunale di Siracusa incardina il bilancio di previsione Comune, al via il procedimento disciplinare nei confronti dei funzionari coinvolti nel caso Stes