Controllore e controllato fuori controllo. E’ questa la paradossale condizione che vive Siracusa ormai da troppo tempo sul tema dell’ammorbamento dell’aria e delle molestie olfattive”. Parole chiare quelle pronunciate da Roberto Alosi, segretario provionciale della Cgil. “Siamo preoccupati dalle continue concentrazioni di idrocarburi non metanici e di idrogeno solforato, ancora una volta, rilevate in questi giorni – ha proseguito – Per non parlare dei ripetuti sfiaccolamenti e della loro concentrazione durante i week-end che continuano a immettere nell’aria sostanze inquinanti che appartengono anche a categorie non normate e per le quali non è previsto alcun piano di intervento. Ce n’è abbastanza perché si riprenda il tavolo di confronto prefettizio, già insediato qualche tempo fa, fra tutti i soggetti istituzionali, sindacali e politici affinché si fronteggi l’emergenza e si superino con determinazione le resistenze emerse fino ad oggi dal sistema imprenditoriale coinvolto”. Alosi chiede di riaprire il confronto sulla necessità improrogabile di controllare, monitorare e catalogare qualunque sostanza inquinante immessa nell’atmosfera da ogni singolo camino industriale edanto risposte certe e definitive, in grado di rassicurare un territorio aggredito e martoriato che non può più attendere i tempi lunghi della politica.

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