Siracusa, 17 aprile 2019- Con fondi a valere sul “Pon Legalità 2014-2020”, asse 3 che prevede lo stanziamento di risorse per favorire “L’inclusione sociale attraverso il recupero di beni confiscati alle mafie”, il ministero degli Interni ha finanziato il progetto “La tela di Aracne”, elaborato dal Comune. Servirà a riqualificare un immobile confiscato e poi assegnato ad agosto del 2015 al Comune di Siracusa.
Il progetto è stato illustrato stamani alla stampa dal sindaco Francesco Italia: “L’Ente ha visto premiato un progetto non solo di recupero e messa in sicurezza di un suo bene ma soprattutto di “rigenerazione urbana” e di rinascita sociale della Borgata.
Prevede la realizzazione, all’interno di un immobile confiscato alla mafia, di un laboratorio sartoriale artigianale per favorire l’integrazione dei giovani in uscita dai circuiti penali, sulla base di un’intesa con il ministero di Grazia e Giustizia. Sarà il recupero di tanti giovani, che per svariati motivi hanno avuto un percorso di vita difficile, a dare a questo progetto una valenza sociale dal valore altamente simbolico per una città che si evolve sempre più nella direzione di un cambiamento all’insegna della legalità, della solidarietà, della coesione sociale e dello sviluppo urbano connessi alle comunità che abitano i luoghi oggetto dell’iniziativa formativa”.
La struttura interessata al progetto è ubicata in via Bainsizza 145/147 dove sarà realizzata una “Accademia Sartoriale”, un luogo creativo dove stilisti, sarti ed artigiani insegneranno ai “giovani svantaggiati” a trasformare in capi di abbigliamento o accessori per il mare tessuti ormai dismessi che tuttavia conservano per la qualità dei materiali un loro pregio, come i corredi della nonna”.
Il progetto prevede anche la creazione del merchandising di Siracusa, a cominciare dal marchio “Le tele di Aracne” che identifica la città di Archimede.
“L’immobile- ha aggiunto il dirigente dei Lavori pubblici Natale Borgione- verrà suddiviso in tre ambienti: il primo, l’ufficio Stile, dove verranno progettati e rielaborati capi d’abbigliamento ed accessori; il secondo, la sartoria, che realizzerà tecnicamente tutto ciò che è stato progettato; infine lo showroom, dove verranno esposti tutti i capi creati per la vendita al dettaglio. L’Amministrazione sosterrà l’onere derivante dalla manutenzione e gestione della struttura per i 5 anni successivi alla conclusione del progetto; e ne affiderà la sua gestione a soggetti terzi, mediante procedura ad evidenza pubblica”.
Ancora il Sindaco: “Unendo un progetto educativo ad uno produttivo, si creeranno le basi concrete per lo sviluppo dell’imprenditorialità. Obiettivo sociopedagogico è infatti la creazione di un percorso formativo di professionalizzazione per giovani disagiati con inclinazioni artistiche orientate alla moda e al design. Attraverso le attività di formazione e di tirocinio, verrà loro offerta la possibilità di imparare un
mestiere e di impararlo al meglio, attivando così un vero e proprio processo di cambiamento personale. I giovani, in questo percorso di inclusione sociale e di inserimento lavorativo, oltre che da operatori del settore, saranno accompagnati anche da educatori scelti dal Ministero di Grazia e Giustizia”.

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