Il primo esposto denuncia è già stato presentato lo scorso anno, adesso l’Organizzazione Siciliana Ambientale – Generazione Futura ne ha preparato un altro. Ulteriori firme sono state infatti raccolte nei giorni scorsi, presso la sede di via Montegrappa 14 a Siracusa, dal presidente Fabio La Ferla e dal suo staff per denunciare una situazione divenuta da tempo insopportabile, quella legata ai miasmi derivanti da immissioni intollerabili ed emissioni industriali. Molestie olfattive, emissioni di fumo nero e sfiaccolamenti non accennano a diminuire diventando una pericolosa costante con la conseguenza che l’aria diventa sempre più inquinata e irrespirabile. Le “puzze” identificabili con odore di uova marce e con odore di gas provocano effetti acuti sulla salute e destano da tempo allarme fra la popolazione. L’Osa ha pertanto deciso di proseguire la battaglia per vie legali preparando un nuovo corposo fascicolo di denuncia da presentare all’Autorità Giudiziaria. La nuova articolata querela, minutamente redatta dai legali dell’Organizzazione, Antonio Giardina, Paolo Rotelli, Denis Basili e Carmelo Speranza ha “ancora una volta l’obiettivo – dice il presidente La Ferla – di scuotere le coscienze perché si tratta della tutela della salute pubblica. Occorre continuare a combattere per l’incolumità nostra e delle nostre famiglie, non possiamo e non dobbiamo far finta di nulla. Non è più tempo di sottostare a ricatti lavorativi che purtroppo non hanno fatto altro che peggiorare la situazione. Della questione investiremo ancora la magistratura affinchè faccia chiarezza e inchiodi i colpevoli alle proprie responsabilità. Chi lo vorrà – conclude il presidente Fabio La Ferla – potrà venire a trovarci in via Montegrappa dove saremo lieti di spiegare la ratio di quello che stiamo facendo”. Come noto, il presidente La Ferla si è già rivolto alla Magistratura per denunciare casi di inquinamento e disastro ambientale. Lo scorso autunno ha presentato un esposto per le molestie olfattive contro ignoti. Carte in Procura anche all’indomani dell’incendio del 10 luglio 2019 con conseguente distruzione delle Saline di Priolo. In quella circostanza aveva annunciato che l’Organizzazione Siciliana Ambientale si sarebbe costituita parte civile per danni patrimoniali e morali in un eventuale processo. Un paio di settimane fa, La Ferla ha segnalato una grande fuoriuscita di fumo nero che ha ammorbato il cielo di Siracusa e, insieme all’avvocato Giardina, a breve deciderà se rivolgersi o meno alla Magistratura. Il combattivo presidente dell’Organizzazione siciliana proseguirà con fermezza e rigore fino a quando non vedrà i risultati di queste sue lotte a favore della tutela della popolazione della provincia di Siracusa. E intanto, a proposito dell’ultimo Dpcm che pone la Sicilia tra le zone in cui il rischio contagio da coronavirus è medio alto, ha commentato con una battuta pungente ed eloquente, riferendosi anche all’inquinamento ambientale: “Siamo zona arancione da 70 anni”. Navigazione articoli SIRACUSA. CONTRASTO ALLO SPACCIO ED AL CONSUMO DI DROGA: SEQUESTRATE DALLA POLIZIA DI STATO DIVERSE DOSI DI COCAINA Pallanuoto, facile vittoria dell’Ortigia contro la Lazio