“La mia ricandidatura a Presidente della Regione è stata sollecitata mille volte dal mio movimento (Diventerà Bellissima). Ma anche da tanta gente comune”. A dichiararlo Nello Musumeci che ha, quindi, ufficializzato la decisione di correre per il secondo mandato. “Dopo avere scalato le montagne e trovato le macerie adesso è giusto andare avanti – dice – sempre se lo vorranno i siciliani. Dopo la semina c’è il raccolto”, aggiunge in merito l’attuale governatore dell’isola. Musumeci al momento avrà certamente come sfidante per la Regione Cateno De Luca, sindaco di Messina, che ha già dichiarato la propria candidatura. “Non trattandosi di un reato ma di un’ipotesi di reato, come è l’avviso di garanzia – spiega il governatore – ho chiesto all’assessore Razza di continuare a dare il suo contributo, restando a disposizione della magistratura, lui, il dipartimento, il presidente, tutti. Perché ogni vicenda che ha rilievo giudiziario anche se ritenuta lieve merita rispetto ed è giusto che segua il corso della legislatura”. L’attuale Governatore siciliano ribadisce che la Regione sta “facendo tutto quello che era possibile fare. I vaccini in Sicilia vanno somministrati con sobrietà perché non arrivano in quantità”. E bacchetta sia i siciliani “popolo di fatalisti e disincantati, sento discorsi di irresponsabili” sia la stampa: “E’ anche vero che alcuni fattori hanno contribuito a creare situazioni diverse, prima fra tutti la diffidenza verso i vaccini. Su 12 morti legati in maniera presunta al vaccino, 5 sono morti in Sicilia e gli organi di stampa si sono divertiti a fare terrorismo, per fortuna questa diffidenza iniziale l’abbiamo superata”. E sulle parole di Giorgia Meloni, per la quale sulla sua ricandidatura deve confrontarsi la coalizione, ha sottolineato: “Nessuno vuole disintegrare il centrodestra, resto convinto che questa sia stata la stagione della semina. Chiunque deve sapere che il presidente della Regione Sicilia non è attaccato a nessun filo. Sciolgo l’incantesimo, mi ricandido e vorrò vincere. Cambieremo questa terra”. Navigazione articoli Comuni siciliani, 250 sindaci minacciano dimissioni in massa Sicilia, si torna a votare per le ex Province, urne aperte nel 2022