Sulla vicenda della due navi da crociera ferme nel Porto grande, l’assessore all’Ambiente e alla Sostenibilità, Carlo Gradenigo, ha rilasciato la seguente dichiarazione.

“Stamane ho incontrato il comandante della Capitaneria di porto di Siracusa, Luigi D’Aniello, per avere delucidazioni sulle navi ferme in sosta inoperosa all’interno del Porto grande. A tal proposito, con la disponibilità e la chiarezza che contraddistingue il comandante D’Aniello, è stato fatto il punto su un un argomento che ha sollevato non poche polemiche in città.

     “Il Comandante ha tenuto a precisare, innanzitutto, che, in un porto nel quale sono previste attività di diporto, pesca e turismo crocieristico e in assenza di strumenti di pianificazione come il Piano regolatore del porto, non è possibile negare la richiesta di ormeggio a una nave senza che vi sia un evidente pericolo per la sicurezza della navigazione.

     “Ormeggio che, come in qualunque porto aperto, è assolutamente gratuito su tutte le banchine, a esclusione di quelle date in concessione per il diportismo. Ciò che queste navi pagano quindi non è l’ormeggio in sé ma i servizi richiesti ed erogati. Servizi che le compagnie, approfittando di tale sosta per l’adeguamento delle navi alle misure anti-covid, stanno sperimentando e testando in prospettiva futura. Da queste prove tecniche ne è scaturito un primo accordo con la compagnia Costa Crociere che porterà il prossimo settembre la Costa Deliziosa a fare 4 scali a Siracusa con turisti a bordo.

     “È stata valutata anche l’ipotesi di trasferire le navi nella rada di Santa Panagia, ma è stata scartata per evidenti pericoli legati alla presenza e movimentazione di sostanze altamente pericolose dalla cui collisione potrebbero sorgere problemi ben più gravi a livello ambientale.

     “Per quanto concerne l’impatto ambientale delle navi in rada e in banchina, la stessa Capitaneria ha eseguito i rilievi sui tenori di zolfo in riferimento al carburante utilizzato nei giorni a cavallo di Ferragosto, appurando il rispetto dei limiti imposti dalla legge. La Capitaneria ha inoltre chiesto, nei giorni, scorsi all’Arpa di effettuare i rilievi in merito ad acqua, aria e rumore di fondo. Tutti i dati che verranno a breve resi noti dal comandante.

     “In attesa dei risultati, e nelle more della redazione e approvazione di uno strumento di pianificazione fondamentale qual è il Piano regolatore del porto, l’obiettivo condiviso può essere la definizione e sottoscrizione di un protocollo di intesa tra Comune, Arpa e Capitaneria per monitorare e mitigare l’impatto ambientale delle navi da crociera, mettendo in pratica tutte le azioni previste dalle direttive europee per la riduzione dell’inquinamento navale nei porti (utilizzo di filtri, elettrificazione delle banchine portuali/cold ironing), favorendo e incentivando l’ingresso e la sosta in porto a quelle compagnie navali che utilizzano carburanti con tenore di zolfo inferiore allo 0,1 percento”.

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