“Musumeci, adesso non possiamo più attendere”. E’ un grido di dolore, quello che Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa e vicepresidente nazionale Assohotel, rivolge al presidente della Regione siciliana. “Il comparto del turismo – spiega Rosano – necessita di ripartire. E al più presto”. Per questo il presidente di Noi albergatori Siracusa intende chiedere a Musumeci: “Quali sono le iniziative che la Sicilia sta o ha in animo di implementare per raggiungere tale finalità?”

Il timore del vicepresidente nazionale di Assohotel è infatti che “la Sicilia resti al palo come sempre. Incapace di istituire efficaci protocolli per assicurare ai viaggiatori una vacanza sicura, anche nel caso in cui la pandemia non dovesse subire la prevista decrescita. E mentre alcune destinazioni turistiche ripartiranno, penso per esempio a Sardegna e Spagna, e altre come Grecia, Turchia e Dubai offrono pacchetti volo-vacanza settimanale da 400 euro in alberghi a 5 stelle, noi operatori turistici siciliani continueremo a leccarci le ferite, divenute oramai piaghe, aspettando deliberazioni che non approdano”.

“Abbiamo avuto già modo di spiegarle di essere stanchi di starcene con le mani in mano – dice Rosano a Musumeci – con il limite di sopportazione debilitato, caratterizzato dalle aziende del comparto ormai manchevole di risorse economiche per fronteggiare ulteriori rimandi. Noi albergatori vogliamo riaprire gli alberghi, i ristoratori riprendere in via definitiva e senza limiti di orario l’aperura dei ristoranti, le guide turistiche auspicano l’arrivo di visitatori, proprio come tassisti, baristi, negozianti e le tante aziende che operano nel turistico e non. E se il turismo non ripartirà o tarderà a farlo, lei presidente, cosa dirà ai lavoratori che sollecitano la riassunzione, esasperati dalla cassa integrazione e agli stagionali? Ripeterà che anche quest’anno resteranno disoccupati? Coordini con gli assessorati al Turismo e alla Cultura una campagna mirata a rafforzare il brand Sicilia, inserisca in calendario eventi di grande attrattiva turistica capaci di accogliere viaggiatori in maniera prevalente alle altre destinazioni. Solo così potremo sperare di rimetterci in piedi o perlomeno di provare a farlo”.

Il presidente di Noi albergatori Siracusa aggiunge: “Quanto alla programmazione dell’evento di richiamo turistico-culturale siciliano per antonomasia, ovvero le rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, non c’è ancora una data certa. Si vocifera luglio-agosto. Ma siamo impazziti? Ad agosto gli alberghi raggiungono la massima occupazione, registrata pure lo scorso anno, senza l’apporto di tale evento. Abbiamo mesi eccezionali di clima, in settembre e ottobre, solo per fare un esempio, per mettere in scena gli spettacoli e ridare una speranza a tanti operatori che contano su questa iniziativa per provare a risollevare le sorti di un periodo difficile che dura ormai da troppo tempo”.

I numeri parlano chiaro: “Nella nota di aggiornamento al Defr, Documento di economia e finanza regionale, approvata nel 2019 – ancora il vicepresidente nazionale Assohotel – il Pil è sceso di: -0,4% sull’anno precedente; nel 2020, era prevedibile ma non in maniera così disastrosa dalle stime: -7,8%, aggiornato poi a -8,0%, per ulteriormente (non abbiamo ancora il dato certo) scendere in picchiata a – 9,5%. Se non cuciamo “le pezze”, il 2021 sarà identico o addirittura peggiore del sinistrato 2020”.

Rosano conclude con un accorato appello a Musumeci: “La preghiamo di sottrarre i siciliani all’inquietudine che stanno attraversando, chiedono solo di lavorare! Traghetti le opportune soluzioni per avviare la costante ripresa. Vedrà, le saranno riconoscenti gli operatori turistici e con essi l’intera collettività siciliana per l’accresciuto benessere economico determinato dalla ripresa”.

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