Visita d’onore stamattina a Noto. La cittadina barocca si è fermata per accogliere il principe Alberto II di Monaco, al quale, nel salone delle feste di Palazzo Nicolaci, è stata conferita la cittadinanza onoraria, così come deliberato dal Consiglio comunale nel 2014. Il reale ha raggiunto a piedi, da palazzo Ducezio (sede del Comune) il luogo della cerimonia, accompagnato dal sindaco Corrado Bonfanti, dal prefetto Armando Gradone e da altre autorità politiche e militari. Tra due ali di folla festanti si è incamminato verso l’edificio che sovrasta la via in cui si svolge l’infiorata. Prima di imboccare la scalinata che lo ha condotto al secondo piano, ha salutato anche il sindaco dei bambini. Poi ha preso posto in una poltrona ascoltando dal presidente del consiglio comunale, Veronica Pennavaria, la motivazione del conferimento. <<Per la sensibilità dimostrata verso i problemi ambientali e la tutela delle oasi naturalistiche e per il grande impegno nelle attività culturali, sportive e filantropiche di respiro internazionale>>. In particolare, nel 2013 la sua fondazione ha destinato un sostanzioso contributo all’Ente Fauna Siciliana ed un secondo pare sia pronto a partire nei prossimi mesi. Alberto di Monaco ha ringraziato le istituzioni netine leggendo un breve discorso in italiano e continuando poi in francese. A prendere la parola, successivamente, sono stati il prefetto di Siracusa Armando Gradone e l’assessore regionale alla pubblica istruzione (originario di Noto), Bruno Marziano, in rappresentanza del presidente della Regione Rosario Crocetta, assente per altri impegni. Lo scambio di doni ha concluso la cerimonia La giornata a Noto di Alberto II di Monaco prevede anche una visita in Cattedrale, una sosta all’Oasi naturale di Vendicari ed un giro alla villa romana del Tellaro. A chiudere la lunga giornata un concerto sul sagrato del Santissimo Salvatore, aperto a tutti. Navigazione articoli Consiglio comunale, presente una delegazione di Villaggio Miano che ha chiesto maggiore attenzione per la zona Città Giardino, pronta la delibera del Comune contro la nascita di altri centri di accoglienza