I Carabinieri della Compagnia di Noto nella giornata di sabato scorso sono riusciti, con più interventi, a
scongiurare la possibilità che una corsa clandestina di cavalli fosse organizzata, ancora una volta, lungo
una strada pubblica, fenomeno che, purtroppo, avviene ciclicamente in provincia di Siracusa.
La notizia di una possibile gara clandestina di cavalli, organizzata per le prime ore del mattino lungo la
strada “Maremonti”, asse stradale che collega Canicattini Bagni e Noto a Palazzolo Acreide, circolava da giorni e per tale motivo i Carabinieri avevano implementato la sorveglianza, riuscendo ad intercettare verso le ore 04:30 del mattino una decina di motociclisti che si era disposto ai bordi della carreggiata in attesa dei cavalli. In quell’occasione l’intervento dei militari, conclusosi con la sanzione amministrativa per tutti gli interessati ai sensi della normativa anticovid, aveva impedito di fatto l’inizio svolgimento della gara clandestina, che tuttavia gli organizzatori avevano evidentemente deciso di posticipare solo di qualche ora.
In effetti, ormai in pieno giorno, non curanti del passaggio di numerose vetture di ignari automobilisti, decine di giovani a bordo di motocicli si sono dati nuovamente appuntamento lungo la “Maremonti”, per tentare di dare luogo alla corsa clandestina e divertirsi con le solite scommesse illegali.
Seguendo lo schema già tristemente noto, gli spettatori hanno bloccato illegalmente il traffico locale, impegnando quasi interamente le due carreggiate e obbligando gli automobilisti in transito a farsi da parte.
Tuttavia, tra tali vetture ve ne era una in tinta civile dei Carabinieri di Noto, che ponendosi al centro della
carreggiata ed azionando le sirene ha interrotto di fatto la corsa clandestina e determinato la fuga dei partecipanti nelle campagne circostanti.
L’immediato sopraggiungere di altre pattuglie di supporto ha permesso ai Carabinieri di individuare tra i
campi 16 partecipanti alla gara che sono stati denunciati. Rintracciato anche uno dei cavalli, che è stato
posto sotto sequestro ed affidato alle cure dei veterinari per verificare il suo stato di salute anche attraverso
specifici esami antidoping.
Anche questa volta, partecipanti ed organizzatori della gara clandestina sono stati sanzionati
amministrativamente per la violazione alla normativa anticovid.

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