Etna nuovamente in “agitazione” dopo la rapida eruzione del 12 novembre scorso. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania ha diramato nel corso della notte un bollettino nel quale si sottolinea che “dalle 03:36 UTC circa” è stato evidenziato “un incremento dell’attività esplosiva stromboliana al Cratere di Sud-Est”.

“Il modello previsionale della dispersione delle ceneri vulcaniche indica una probabile dispersione del plume vulcanico in direzione Nord-Nord Ovest”, si legge ancora nella nota dell’Ingv.

“L’ampiezza media del tremore vulcanico ha un andamento discontinuo con rapide ed ampie oscillazioni tra valori medi ed elevati. Le sorgenti sono localizzate nell’area del Cratere di Sud-Est”.

“L’attività infrasonica è localizzata nell’area del Cratere di Sud-Est con eventi di intensità medio-alta. Per quanto riguarda le deformazioni del suolo, la rete clinometrica non rileva variazioni significative”, conclude l’Istituto.

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