Nuovo Ospedale di Siracusa: le preoccupazioni de “L’Osservatorio Civico“

“L’Osservatorio Civico per il nuovo Ospedale di Siracusa concorda con le preoccupazioni del Sindaco Italia circa l’insufficienza dei finanziamenti per la realizzazione del futuro Ospedale ma al contempo esprime stupore circa i dubbi indicati sull’area che per tutti costituiva un punto fermo già da anni“. Così si esprimono in un comunicato, il Presidente, Aldo Garozzo ed il Direttivo dell’Osservatorio Civico di Siracusa.
“Il criterio di avviare la realizzazione del nuovo ospedale con la tecnica del Commissariamento Straordinario – prosegue il comunicato – sembrerebbe non dare i risultati sperati, se addirittura si ipotizzano ancora dubbi sui fondamentali del progetto legati al sedime ad oltre tre anni dall’avvio delle procedure di realizzazione!!
Chiediamo al Sindaco che inoltri cogente richiesta per la nomina del Nuovo Commissario senza ulteriori ritardi“.
“Noi come Osservatorio – si legge ancora nel comunicato – dal canto nostro, abbiamo inoltrato una lettera al Presidente della Repubblica per chiedere un suo autorevole intervento.
Un progetto così complesso dal punto di vista progettuale e realizzativo richiede elevate competenze ed un coordinamento molto stretto tra gli attori chiamati in causa, cittadini compresi!
Avviare la realizzazione di un’opera richiede che siano ben definiti e condivisi da tutti gli attori almeno i presupposti di base del progetto“.
“Sia chiaro – si puntualizza ancora – che il Direttivo dell’Osservatorio non sostiene, per la realizzazione del progetto, alcuna area ove debba sorgere, questo, ci auguriamo sia già stato studiato a monte, pertanto ci ha stupito che come nel gioco dell’oca dopo tre anni si ritorni alla partenza“.
“Ci auguriamo che, con la nomina del nuovo Commissario Straordinario – conclude il comunicato – si riprenda la strada che con velocità, competenza, trasparenza e decisione possa portare il nostro
territorio, istituzioni e cittadini in stretta collaborazione tra loro, ad avere quello per cui si
sono battuti da decenni e che non può più essere disatteso“.