A quasi 80 anni dalla morte del padre, deceduto durante lo sbarco degli Alleati in Sicilia, ha ottenuto la pensione in qualità di orfano di guerra con tutti i requisiti necessari (maggiorenne e inabile al lavoro). Protagonista della singolare vicenda, è l’87enne Rosario B., nato nel 1936 a Siracusa, dal 1950 residente a Ravenna e tutelato dall’avvocato Fabrizio Righini. Il via libera della Corte dei Conti La Corte dei Conti gli ha dato ragione dando via libera al riconoscimento della pensione di reversibilità che prima andava alla madre, vedova di guerra morta nel 2010: il calcolo andrà fatto a partire dal 7 aprile 2021 – data dell’ultima richiesta in tal senso – più interessi. Le spese pagate dal ministero dell’Economia Il ministero dell’Economia e delle Finanze è stato, inoltre, condannato a pagargli 1.700 euro per le spese di difesa. L’87enne, al Resto del Carlino, ha così ricordato la scomparsa del padre: “Era il 10 luglio 1943 e quella notte sembrava giorno. Ci trovavamo da sfollati nella campagne, a circa 10 chilometri di distanza: ma anche da lì vedevamo i bombardamenti che illuminavano il cielo”. Il padre Giovanni, nato nel 1904, «era soldato semplice e veniva da una famiglia di poveri pescatori». In quel 10 di luglio faceva parte di una batteria antiaerea: ”Si ritrovò stretto tra due fuochi: i bombardamenti e 3.000 paracadutisti dal cielo. Fu un martellamento senza interruzione: lui non fu mai ritrovato”. Ne fu, in seguito, dichiarata la morte presunta: sull’ordinanza del collegio medico-legale dello Stato Maggiore della Difesa di Roma che ha riconosciuto al signor Rosario tutti i requisiti necessari per la pensione, è stata indicata la data del 9 settembre 1943. Navigazione articoli “Stazioni Sicure“, ecco tutti i numeri della Polfer in Sicilia Ponte Ciclopedonale in Ortigia, intervengono l’assessore Pantano e il Delegato del Sindaco Grienti