E’ stato l’arcivescovo emerito di Siracusa monsignor Giuseppe Costanzo e presiedere questa mattina la messa nella basilica di Santa Lucia, ultimo atto prima della processione dell’ottava. Nel pomeriggio infatti, il simulacro della Santa Patraon rientra in cattedrale, effettuando un percorso diverso rispetto a quello del 13 dicembre con le soste al Santuario della Madonna delle Lacrime e all’ospedale Umberto I.
Durante la celebrazione eucaristica, i vigili del fuoco, presenti sulla navata centrale della chiesa, hanno reso omaggio alla patrona ma, prima ancora, Costanzo ha tenuto un’interessante omelia sul significato della santità.”Lucia deve essere un modello per ogni cristiano ha detto – Lei ha rinunciato ad una vita di privilegi per un ideale piu grande e non ha esitato a morire per Gesu. La santità non è un dono riservato a pochi eletti ma la via che ognuno di noi deve sforzarsi di percorrere durante la propria esistenza terrena. Lucia ha dimostrato che il vangelo è non solo credibile ma anche vivibile”
A concelebrare con lui il vicario dell’arcidiocesi, padre Nucciio Amenta e il sacerdote del santuario padre andrea zappulla. Presenti in prima fila il presidente della deputazione della cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione, il maestro di cappella Benedetto Ghiurmimo e i berretti verdi, oltre ad alcuni volontari della protezione civile. Chiesa gremita di fedeli e devoti, gli stessi che seguono tutti gli anni le processioni di Santa Lucia, il 13 e il 20 dicem,bre e le prime due domeniche di maggio. Nel pomeriggio dunque la processione, con spettacolo pirotecnico sul ponte Umbertino e omaggio dell’Accademia d’arte del Dramma Antico all’arrivo in cattedrale

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