È stato condannato a 7 anni per abusi sessuali su minori e dalla prossima settimana otterrà gli arresti domiciliari. Ma dovrà farlo in una casa isolata di campagna e indossando il braccialetto elettronico. A concederli è stato il tribunale del Riesame di Catania nei confronti di G.L., 69 anni, dipendente del Comune di Pachino condannato in primo grado alla pena detentiva di sette anni di reclusione, poiché riconosciuto colpevole di violenza sessuale ai danni di due minorenni. L’uomo, difeso dagli avvocati Giambattista Rizza e Salvatore Di Fede, è stato arrestato il 6 aprile del 2018 dagli agenti del commissariato di polizia di via Tafuri. Dalla ricostruzione degli elementi raccolti durante l’indagine, dopo intercettazioni telefoniche e ambientali di 30 giorni, il dipendente municipale avrebbe abusato di due ragazzine nella sede di una associazione di volontariato, durante la distribuzione di cibo ai meno abbienti. All’epoca dei fatti le vittime degli abusi avevano 12 e 11 anni, e le indagini hanno confermato la frequentazione tra la dodicenne e l’uomo, ma mai con la seconda, che ha raccontato di essere stata vittima di violenza. Così l’uomo venne arrestato e condannato con rito abbreviato alle pena di 7 anni. “Ci siamo rivolti al tribunale del riesame – ha confermato l’avvocato Salvatore Di Fede – alla luce del rigetto da parte del Gup (Giudice per le indagini preliminari) della nostra istanza di domiciliari, che ora è stata accettata. Proporremmo appello alla sentenza, e riteniamo che sia fondato, perché è evidente che una delle due ragazzine non è esistita nella vita dell’uomo. E a dimostrarlo ci sono le intercettazioni”. La polizia ha già accertato i luoghi dove andrà a scontare la pena l’uomo, a partire dalla prossima settimana. Navigazione articoli SIRACUSA. DISOCCUPATO 40ENNE FINISCE A “CAVADONNA” PER TROPPE EVASIONI DOMICILIARI AUGUSTA. COMMISSIONE ECOMAFIA: “ANCHE L’OSPEDALE MUSCATELLO SCARICA RIFIUTI IN MARE”