Franco Ristuccia e Ruggero Lupo sono stati eletti ieri rispettivamente presidente e vicepresidente del consiglio comunale di Pachino.Nel corso della prima seduta del consiglio eletto il 10 e 11 ottobre scorsi, si è proceduto innanzitutto al giuramento dei sedici neo consiglieri, tutti presenti in aula.Con la presidenza del consigliere anziano per voti Sebastiano Gabeli, si è poi svolta una prima votazione per la carica di presidente: otto voti per Franco Ristuccia e sette per Ninni Nicastro, mentre il consigliere Ruggero Lupo ha dichiarato di volersi astenere da tutte le votazioni della seduta. Non avendo alcun candidato conseguito la maggioranza assoluta dei componenti del consiglio, si è dovuto procedere ad un’ulteriore votazione che ha visto stavolta eletto Ristuccia, con 9 voti, mentre Nicastro si è fermato a sei.La sindaca Carmela Petralito ha giurato fedeltà alla Costituzione e con il suo intervento ha augurato buon lavoro all’intero consiglio comunale, dicendosi certa che l’interesse di Pachino e la volontà di lavorare quotidianamente per il bene comune prevarranno su divisioni e polemiche. “Il Comune di Pachino è in dissesto finanziario ed è appena uscito dal commissariamento e si è pensato ad aumentare, però, gli stipendi di assessori e sindaco”. Questo il durissimo il commento del consigliere d’opposizione, Barbara Fronterrè, candidata a sindaco per il Centrosinistra ma sconfitta al primo turno da Carmela Petrolito, esponente del Centrodestra. Il nuovo esecutivo, composto dal sindaco e dagli assessori Spiraglia, Arangio, Mandalà, Buggea e Giuliano, nella prima seduta di giovedì scorso, ha disposto, infatti, gli aumenti dei propri stipendi. Il primo cittadino che prima percepiva 2.788 euro incasserà 3.067 euro; il vicesindaco che partiva da 1.533 euro guadagnerà 1.687 euro; gli assessori e presidente del Consiglio avranno uno scatto di oltre mille euro: da 1.254 euro a 1.380 euro. Per il consigliere comunale di Pachino ed esponente dell’opposizione, quanto deciso dall’amministrazione, è un pessimo inizio. “Non dico di rinunciare – dice Barbara Fronterrè – allo stipendio, per carità, ma correre ad aumentarselo mi pare un segnale devastante, fuori luogo. Si è pure trovato il tempo di nominare improbabili staff e ben pagati esperti. Ma non si è trovato il tempo per una parola sulla chiusura della guardia medica, e per intraprendere un’azione con i vertici sanitari, a difesa della città” Navigazione articoli Risultati amministrative, Lo Faro e Spadola completano il quadro dei sindaci siracusani Comuni siciliani, 250 sindaci minacciano dimissioni in massa