Pachino è senz’acqua. Enormi disagi per la popolazione residente e per i turisti, ma grande business per chi vende l’acqua. Un ristoratore di Marzamemi non ce la fa più. “Compro due cisterne di acqua al giorno e questo non è tollerabile in una paese civile. L’amministrazione comunale lo sapeva prima che arrivasse l’estate che ci sarebbero stati problemi seri. E tutto si è un puntualmente verificato”.

A Pachino e dintorni sono adesso tredici le autobotti che fanno la spola con i ‘pozzi privati’ per rifornire case e ville. Nel passato era soltanto tre.
La sindaca, Carmela Petralito, in un comunicato fa sapere che “La grave crisi idrica che si sta registrando in questi giorni, in particolare nelle zone alte di Pachino e in alcune vie di Marzamemi, è dovuta anche alle numerose rotture, con copiose perdite di acqua, che si sono verificate lungo la condotta esterna, proveniente da Rosolini.
Si è dovuto inoltre provvedere ad abbassare le pompe anche all’interno dei pozzi, a causa della notevole diminuzione del livello delle falde acquifere”.
“L’amministrazione comunale si sta adoperando senza sosta per far fronte a questa emergenza idrica, che è concentrata in particolari zone – aggiunge Carmela Petralito – Ieri è stato abbassato il punto di presa delle trivelle, per farle lavorare a pieno regime e mandare il massimo della portata presso le vasche di accumulo poste presso il serbatoio pensile.
Si sta provvedendo anche alla requisizione di nuove sorgenti, per poter far fronte alle necessità idriche per tutto il territorio, garantendo così una maggiore erogazione.
Poi ci si sta continuando a muovere su altri fronti: il primo è quello di bilanciare la rete idrica interna, in modo da fare arrivare l’acqua a tutte le utenze, contemporanea ovvero nella stessa fascia oraria. Personalmente l’assessore Campo, i tecnici e il responsabile Corrado Malandrino stanno attenzionando tutta la condotta esterna e i punti di snodo della rete idrica interna, consapevoli dei gravi disagi che stanno subendo molti pachinesi.
Si stanno scandagliando attentamente le condutture idriche esterne: quella proveniente da C.da Cava Grande (Noto), che è lunga 30 km e quella proveniente da Contrada Stafenna (nei pressi di a Rosolini), che è lunga 20 chilometri.”

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