A seguito di articolata attività di indagine, diretta dal Sostituto Procuratore, Gaetano Bono e coordinata dal Procuratore Aggiunto della Repubblica, Fabio Scavone, i Carabinieri della Stazione di Pachino hanno sottoposto a misura di sicurezza provvisoria un giovane locale, con precedenti di polizia e tossicodipendenza, ritenuto responsabile dell’incendio di due autovetture di proprietà di due ignari cittadini avvenuto nella notte tra il 26 ed il 27 aprile 2020. Grazie all’accurato sopralluogo svolto sul posto nell’immediatezza dei fatti, i militari hanno potuto appurare che non vi erano collegamenti tra le vittime, riuscendo così a scartare subito una serie di ipotesi investigative ed a concentrare tutte le attività sull’identificazione del reo, responsabile di un atto che aveva suscitato grave allarme sociale. L’acquisizione dei filmati di video-sorveglianza presenti nella zona dell’incendio ha permesso infatti di ricostruire l’intero percorso compiuto dal piromane, riprendendone anche le fattezze fisiche. In breve l’attenzione dei militari si è concentrata su un giovane locale, già conosciuto dalle forze di polizia per i suoi precedenti penali e di tossicodipendenza, la cui corporatura era del tutto simile a quella del ricercato e sul quale sono stati riscontrati vari altri gravi indizi di colpevolezza che hanno indotto il giudice a disporre la misura di sicurezza in parola. Il giovane è stato quindi condotto presso l’ospedale di Avola ove è stato ricoverato presso il reparto di psichiatria, in attesa del trasferimento presso una casa di cura e custodia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’efficace e risolutiva risposta alle legittime richieste di sicurezza dei cittadini operata dai Carabinieri della Stazione di Pachino ha permesso così di riportare serenità a quella comunità, fortemente scossa dagli eventi di quella serata. Navigazione articoli SIRACUSA. TRAGICO INCIDENTE IN AUTOSTRADA TRA NOTO ED AVOLA: MUORE UNA DONNA NOTO. CONTROLLI DEI CARABINIERI ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE, INDUSTRIALI E COMMERCIALI NELL’AMBITO DELL’EMERGENZA COVID-19.