L’Albatro ci ha provato ma, contro i campioni d’Italia del Bozen e detentori del trofeo, non c’è stato nulla da fare. E’ finito 32-24 per la squadra altoatesina il terzo quarto di finale della Final Eight di Coppa Italia di pallamano, che si è aperta oggi (per concludersi domenica) a Lavis, in provincia di Trento. Impegno e buona volontà non sono mancati ai siracusani, ma contro il Bozen, che ha dimostrato tutta la sua forza, non sono bastati. Sconfitta comunque a testa alta per gli aretusei, che avrebbero potuto chiudere con un passivo meno pesante (ma sarebbe cambiato poco) se avessero sbagliato meno in attacco e, soprattutto, se non avessero sbattuto sul portiere avversario che, con la sua stazza fisica e la sua bravura tra i pali, ha spento ogni velleità di rimonta avversaria. Gara subito in salita per i bianconeri, che hanno perso Andrea Calvo, nei primi minuti, per uno stiramento. Leggero infortunio anche per Dedovic che, però, ha stretto i denti ed è rimasto in campo. Il primo tempo si è chiuso 20-11. Nel secondo l’Albatro ha ridotto le distanze, ma ha commesso qualche errore di troppo in fase di impostazione. Bravo Adler in alcune occasioni. Alla fine è arrivata comunque una sconfitta onorevole. “In queste condizioni, contro una squadra così forte – ha detto il tecnico Peppe Vinci – non potevamo fare di più. Di positivo ci sono state alcune buone giocate, soprattutto da parte dei giovani, oltre che la precisione al tiro di Molina, anche se ha fallito un rigore. Dobbiamo essere contenti per quello che siamo riusciti a fare, soprattutto nel secondo tempo, contro un avversario ben più forte”, L’Albatro tornerà in campo domani alle 16 contro la perdente di Pressano-Trieste (in programma alle 20). Chi vincerà, resterà in corsa per il quinto posto, altrimenti dovrà accontentare di giocare per la settima posizione. Navigazione articoli Trofeo Archimede ed Elettra, scelte le mascotte Pallanuoto: Ortigia, la vittoria del cuore