Albatro Siracusa 25

Benevento           22

(primo tempo 12-11)

 

Teamnetwork Albatro Siracusa:: Di Marcello, Errante, Donzella, Bronzo, Carini, Lo Bello 1, Brzic, Vinci 1, Rosso, Santilli 6, Colasuonno 4, Molina 6, Dinescu 7, Calvo. All. Giuseppe Vinci

Benevento: Iannotti, Buonocore, Chiumento 4, Sangiuolo A. 3, Sangiuolo G. 3, De Nigris, De Luca, Morettin 4, Petrychko 8, Addazio, Galliano, De Cristofaro. All: Dragan Rajic.

Arbitri: Chiarello e Pagaria

 

 

L’Albatro conquista la quarta vittoria consecutiva, battendo il Benevento e tenendo sotto di 3 punti il Conversano, suo prossimo avversario in una partita che, con ogni probabilità, deciderà il secondo posto del girone. La compagine aretusea ha disputato una buona gara, peccando però di mancanza di continuità e consentendo agli ospiti di rientrare in partita ad una manciata di minuti dalla fine, quando il risultato sembrava ormai in ghiaccio. Nel primo tempo aretusei sempre in vantaggio ma incapaci di distanziare gli avversari, che sono sempre rimasti a ruota, andando sotto di un gol all’intervallo. Ad inizio ripresa, grazie alle reti di Molina e Dinescu, l’Albatro allunga prima 14-11, poi 16-13. Segna anche Vinci dall’ala e i padroni di casa si portano sul più 5. Sul match incide anche la buona prova di Colasuonno, autore di un bel gol con un sottomano intorno a metà tempo. Al 20’ il match sembra chiuso, i locali hanno cinque reti di vantaggio e sembrano poter amministrare il margine senza  difficoltà. Poi, però, a 4’ dalla fine, allentano la morsa, consentendo agli ospiti di riportarsi pericolosamente a meno 2. Di Marcello compie un grande intervento su un tiro ravvicinato e nell’azione seguente Molina firma il più 3, che chiude definitivamente i conti ad un minuto dal termine. L’ultimo possesso è del Benevento, ma il risultato non cambia più.

<<Dovevamo vincere e lo abbiamo fatto, abbiamo giocato discretamente ma – ha detto il tecnico Peppe Vinci – per vincere a Conversano dovremo giocare con ben altri ritmi. Nel finale abbiamo gestito il vantaggio e in ogni caso avremmo potuto soffrire meno se fossimo stati cattivi e precisi al tiro. Dobbiamo essere più cinici. Bisogna lavorare su questo, lo stiamo facendo da un po’, ma evidentemente non basta. Insisteremo sull’attacco, perché la difesa non mi preoccupa. Il problema è davanti>>.

 

 

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