Una partita bellissima, combattuta, dura, giocata con grande intensità. Un’altalena continua di
emozioni, con due squadre che hanno nuotato tantissimo e lottato fino all’ultimo secondo. Il derby tra Ortigia e
Telimar è terminato con un pareggio che rispecchia perfettamente l’andamento del match. I biancoverdi e i
palermitani si sono fronteggiati rimanendo sempre agganciati gli uni agli altri. L’Ortigia entra in acqua un po’ contratta
e nervosa, mentre il Telimar parte meglio e sblocca immediatamente il risultato con una bella azione conclusa da
Giorgetti. L’Ortigia difende bene, anche a uomo in meno, ma non riesce a sfondare. Ci pensa Cassia, ancora una volta
autore di una bella prova, a trovare il pari con una conclusione rabbiosa. Nella successiva azione, però, i palermitani si
riportano subito avanti ancora con Giorgetti, in superiorità. Nel secondo parziale, c’è ancora più equilibrio: Tempesti e
Jurisic parano tutto, le difese si chiudono, ma a 3’34 dalla fine è Francesco Condemi, con l’uomo in più, a cogliere il
pareggio con un tiro forte e preciso. Nel terzo tempo, la partita si accende: Hooper riporta avanti il Telimar, ma Cassia
e Ferrero ribaltano il punteggio. Passa pochissimo e Irving rimette in parità la gara, quindi ancora Cassia, con una
palomba astuta, porta i biancoverdi sul +1. Il Telimar non si scompone e, con Del Basso e Giorgetti (entrambi in
superiorità), rimette la freccia. Nel finale, però, Ferrero si inventa una palomba che fissa il 6-6 di fine parziale. Gli
ultimi minuti sono da thriller: al 7-6 di Ferrero risponde subito Del Basso, quindi Napolitano, di forza e astuzia, sigla il
gol dell’8-7. Un minuto dopo, Jurisic compie il miracolo su Rossi e, nel rovesciamento di fronte, Irving segna il gol del
definitivo 8-8. Alla fine, c’è un po’ di tensione fuori dalla vasca, ma si spegne subito. Un punto che soddisfa di più
l’Ortigia, che tiene il Telimar a tre punti di distacco (con scontro diretto a favore dei biancoverdi) e allunga a + 4 sul
Trieste.
Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo è soddisfatto della sua squadra e dello spettacolo offerto da questo
bellissimo derby: “Penso che la Sicilia due squadre così di alto livello non le abbia mai avute. Oggi per me è stata la
partita più bella del campionato, per intensità e ardore agonistico. In una gara così è inevitabile che ci siano degli
errori individuali che solitamente non vengono commessi, però siamo contenti del risultato contro un’ottima
formazione, allenata bene. Sono molto contento, perché i ragazzi hanno risposto alla grande in un periodo di difficoltà
estrema. Analizzeremo il match certamente, perché abbiamo sbagliato tante situazioni nelle quali solitamente ci
comportiamo in maniera diversa, ma devo fare complimenti alle due squadre. È stata una bellissima sfida”.
Il tecnico biancoverde si sofferma poi sulle difficoltà che entrambe le formazioni stanno vivendo riguardo alla
situazione delle rispettive piscine: “Siamo una squadra giovane che, come tutte, ha bisogno di allenarsi per essere
performante. Purtroppo questa è la situazione della Sicilia. A Palermo hanno problemi logistici, l’Ortigia è la terza
squadra in Italia e non ha una piscina. Il Telimar per fortuna ha una piscina esterna in più, noi domani non sappiamo
ancora dove ci alleneremo. Nonostante ciò, queste due squadre rappresentano al momento è l’eccellenza della
pallanuoto italiana, perché essere fra le prime quattro in classifica significa essere nell’eccellenza della pallanuoto
italiana”.
Alla domanda se il pareggio è più utile all’Ortigia che al Telimar, Piccardo risponde con grande sincerità: “Nello scontro
diretto abbiamo un vantaggio, avendo vinto all’andata e pareggiato al ritorno. Ma il campionato si gioca su 26 partite,
e ne mancano ancora 11, quindi è un discorso che non porta a tanto. Dobbiamo solo pensare a sabato, visto che ci
aspetta una trasferta difficilissima a Bologna. Certamente, mettere punti in cascina è utile, ma dobbiamo continuare e
cercare di arrivare alla pausa in una buona situazione, sperando che nel frattempo riaprano la piscina permettendoci
di lavorare. Ciò di cui abbiamo più bisogno adesso è fare un ciclo di lavoro e di allenamenti importanti”.

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