Una rete subita a soli 5 secondi dalla  fine e un errore arbitrale evidente sull’ultima opportunità del match costano un amaro pareggio per l’Ortigia, che vede sfumare definitivamente le semifinali scudetto. Contro Savona, l’Ortigia si presenta a sorpresa con il giovane Giribaldi, autore di un’ottima prestazione, ma deve rinunciare inaspettatamente a capitan Giacoppo, costretto a dare forfait per un infortunio muscolare nel riscaldamento. I biancoverdi partono subito bene, sono concentrati, difendono bene e si portano sul 2-0 con Gallo (rigore) e Rocchi, abile a finalizzare l’azione con l’uomo in più. Campopiano accorcia, ma a pochi secondi dalla prima sirena è Mirarchi a realizzare il 3-1. Nel secondo parziale la partita è più equilibrata, Vuskovic riduce le distanze, ma dopo poco più di un minuto Vidovic risponde, quindi Rizzo e Gallo, entrambi su rigore, fissano il punteggio sul 5-3 a metà gara. Nel terzo tempo, l’Ortigia fatica un po’ di più e subisce il ritorno del Savona, con Vuskovic, Rizzo e Molina Rios che rispondono al gol iniziale di Ferrero e trovano il pari. Ancora Mirarchi, però, con un bel tiro da posizione 4 riporta avanti i padroni di casa. L’ultimo parziale è pieno di emozioni. I liguri pareggiano due volte, quindi Rossi in superiorità trova il 9-8 a 32 secondi dal termine. Il Savona ha ancora un’azione, la gioca mandando avanti anche il portiere e acciuffa il pari a 5 secondi dalla sirena. Dopodiché succede di tutto. Piccardo chiama time-out per sfruttare gli ultimi secondi, Vidovic guadagna l’espulsione di Rizzo, che però resta in acqua  e, prima impedisce il tiro, poi intercetta con la testa lo scambio tra Gallo e Vidovic. A norma di regolamento è rigore, ma gli arbitri non lo fischiano. Vidovic prova ma la palla esce. Finisce 9-9 tra le proteste dei biancoverdi, che ora giocheranno la finale per il 5° posto e l’accesso in Euro Cup.

Questo il commento di mister Stefano Piccardo, nel post partita: ““Voglio fare innanzitutto i complimenti alla squadra perché abbiamo giocato quattro tempi senza il nostro capitano, giocatore fondamentale per noi, che si è infortunato nel warm-up. Abbiamo giocato molto bene, a parte un piccolo calo nella metà del terzo tempo che era fisiologico perché stavamo spingendo tanto. L’ultimo episodio? In una stagione ci sono partite determinanti e due errori così sul finale diventano determinanti. A 5 secondi dalla fine chiamiamo time out, viene data espulsione per un fallo prolungato sul nostro esterno e il giocatore espulso, prima ci impedisce di fare l’alzo e tiro e poi, sull’uno due successivo, intercetta il passaggio con la testa. Due rigori ineccepibili a norma di regolamento. Questi sono errori gravi, basta vedere il video. Detto questo, abbiamo adesso la Final Four di Coppa Italia e poi una finale 5°-6° posto da vincere per poter tornare in Europa”. “.

A fine gara ha parlato anche Valentino Gallo (nella foto di Maria Angela Cinardo durante un’azione di gioco) autore di una bella prestazione: “Serviva un po’ di fortuna, ma anche un po’ di lucidità, perché a un certo punto loro l’hanno messa sulla bagarre, forse mettendo in soggezione un po’ gli arbitri che ci hanno fischiato qualche controfallo che ci ha penalizzato e qualche espulsione di troppo che loro hanno sfruttato al meglio. Il Savona è stato cinico, perfetto, non si è disunito nei momenti di difficoltà, quindi va dato merito a una squadra organizzata, costruita bene e che forse, in questo momento, merita più di noi di andare alle finali scudetto”.

“C’è amarezza – continua Gallo – perché dopo una stagione così, nella quale potevamo entrare nelle prime otto d’Europa, pensare di essere fuori dalle prime quattro in Italia è incredibile. Ma è lo sport e dobbiamo accettarlo. Questa formula poi è un po’ penalizzante, perché sbagli una sola partita e sei fuori. Siamo una squadra capace di vincere con tutti e magari fare qualche passo falso. Abbiamo sbagliato pochissimo quest’anno e alla fine ci troviamo fuori. Rendiamo onore però a un Savona che ha meritato la qualificazione e facciamo a loro un in bocca al lupo per le finali “.

Gallo, infine, torna sull’episodio finale, quando all’Ortigia è stato negato un rigore decisivo: “La pallanuoto si dimostra uno sport piccolo, perché non abbiamo ancora il Var, che avrebbe evitato l’errore grave dell’arbitro. Dobbiamo ancora evolverci come sport, rispetto ad altre discipline più grandi e ricche che dispongono della tecnologia. Speriamo che si introduca  presto questo strumento, lo spero almeno per le generazioni future”.

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