Arriva il primo stop del 2023 per l’Ortigia, battuta “in casa” dal forte e cinico Brescia di Alessandro
Bovo, in una giornata dolorosa per la tragica scomparsa della giovane figlia di Cary Galeano e di Claudia Quercioli, ex giocatrice, nuotatrice e campionessa dell’Ortigia. I biancoverdi, con in acqua qualche giocatore non in perfette condizioni, vengono puniti a ogni minimo errore commesso in difesa. La chiave sta tutta lì: il Brescia è concentrato, gioca una partita nuotata e fisica ed è spietato non appena fiuta l’opportunità di sfruttare l’errore avversario. L’Ortigia ha tanti alibi, ma al di là di questo sembra un po’ contratta in fase offensiva, dove è meno rapida, troppo bloccata dal timore di subire le ripartenze avversarie. Gli uomini di Piccardo partono comunque bene, molto attenti dietro e bravi nel concretizzare le due occasioni più nitide del primo tempo, con Napolitano e un ottimo Ferrero. Il Brescia, però,
non accusa il colpo e, dopo aver sprecato due superiorità, nelle due opportunità successive va a segno con Renzuto e Vapenski, proprio in chiusura di tempo. Il secondo parziale è quello decisivo: è qui che il Brescia allunga fino al 6-2 con cui si arriva a metà gara.

Nella terza frazione, dopo il +5 lombardo, l’Ortigia risponde con Francesco Condemi, ma Di Somma immediatamente ristabilisce le distanze. Vidovic e Cassia, con due pregevoli conclusioni, portano i biancoverdi sul -3 che potrebbe tenere viva la partita, ma ancora Di Somma e poi Dolce fissano il punteggio sul 10-5 prima degli ultimi 8 minuti. Il quarto tempo è sempre equilibrato, ma ormai i lombardi hanno messo la gara in cassaforte. Finisce 12-7 per la squadra di Bovo, che allunga a +6 in classifica sull’Ortigia, attesa sabato dalla difficile trasferta di Posillipo.
A fine gara, parla Christian Napolitano, capitano dell’Ortigia, che commenta così la prestazione della sua squadra: “Abbiamo giocato contro un Brescia molto attento, concentrato perché consapevole di sfidare un’avversaria di alto livello. Questo è un buon segno, dobbiamo essere contenti che queste squadre ci rispettino. Noi oggi abbiamo sbagliato tanto e in questo senso faccio anche mea culpa. Abbiamo bisogno di ricominciare a lavorare perché questa è stata la vera partita dopo le vacanze. Non è un dramma perdere contro Brescia, però dobbiamo capire che se non siamo con l’acceleratore a palla, gli altri ci mangiano dopo due minuti. Il livello di attenzione dev’essere sempre alto.
Purtroppo, anche io sono stato un po’ disattento in alcune situazioni, però va bene, andiamo avanti. Ora testa al Posillipo, che è una squadra che temiamo, anche perché si gioca a Napoli e perché noi siamo ancora in fase ripresa”.
Napolitano parla poi delle difficoltà dell’Ortigia e della situazione legata alla indisponibilità della piscina di casa: “Non voglio fare polemica né cercare alibi, però venire a giocare a Catania e allenarci sempre in giro è un po’ come giocare sempre in trasferta. Abbiamo sentito che a breve si sistemerà tutto, noi speriamo finalmente di giocare a casa nostra la settimana prossima, perché queste partite le vivi molto meglio con il tuo pubblico e non possiamo pretendere che la gente da Siracusa venga qui di mercoledì, anche se si tratta di una grande match di pallanuoto, di una partita di cartello come quella di oggi”.
Il centroboa biancoverde è amareggiato per la sconfitta, ma non drammatizza, perché l’Ortigia rimane in piena corsa per il suo obiettivo: “Sappiamo che Brescia a Recco fanno un campionato a parte, mentre dalla terza in giù, fino al settimo posto, ce la giochiamo tutti, secondo me: Trieste, Palermo, Savona, Quinto, Salerno e anche Posillipo, che si sta riprendendo. Quest’anno, il campionato non è facile”.
Il capitano dell’Ortigia, commosso, confessa le difficoltà emotive di oggi: “Oggi non è stato facile, perché è venuta a mancare una ragazzina di 18 anni, figlia di Claudia Quercioli e siamo molto addolorati”.

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