Pesante sconfitta per l’Ortigia contro un Brescia carico e spietato, che ha mostrato tutta la sua qualità. Troppo forti i campioni d’Italia per i biancoverdi, che hanno sofferto molto la difesa degli uomini di Bovo (completata dalle ottime parate di Tesanovic) e le micidiali ripartenze in velocità. L’Ortigia non era partita male, difendendo abbastanza bene, grazie anche agli interventi decisivi di Tempesti (il migliore dei suoi oggi), che ha anche parato un 5 metri a Di Somma. I biancoverdi però non pungono in avanti, giocando con troppa timidezza e subendo così le rapide transizioni del Brescia che, con Di Somma, Bicari e Gitto, si porta sul 3-0. Nel secondo parziale il copione non cambia e sono ancora i campioni d’Italia a fermare i tentativi d’attacco dell’Ortigia e poi a colpire con l’ex Vapenski (dalla distanza) e Alesiani (in superiorità). Ciccio Cassia, con l’uomo in più, prova a scuotere i suoi, ma, poco meno di due minuti dopo, Renzuto Iodice sigla l’1-6 di metà gara. Nel terzo tempo c’è più equilibrio e, dopo il botta e risposta Lazic-Gallo, i lombardi vanno sul 9-2 con Gitto e Vapenski; quindi il rientrante Mirarchi accorcia ancora a 51 secondi dallo scadere. L’ultimo quarto è tutto per il Brescia, che ne segna cinque di fila (Luongo, Alesiani, Presciutti e due volte Gitto), mentre l’Ortigia riduce il divario solo nel finale con Klikovac e ancora con Mirarchi. Finisce 14-5, con il Brescia che raggiunge momentaneamente il Recco al primo posto, scavalcando proprio l’Ortigia. A fine gara, parla il numero 1 dell’Ortigia, Stefano Tempesti: “Abbiamo sofferto il loro pressing, la loro capacità diripartire sempre in contropiede. Però, a prescindere dalla bravura degli avversari che, non dimentichiamolo, sonocampioni d’Italia in carica e puntano a vincere scudetto e Champions, la squadra oggi ha perso un trenoimportantissimo per quella che è la sua crescita. Queste sono partite importanti che ti danno la possibilità dimigliorare, provare tanti schemi contro i giocatori più forti del mondo. Sono treni che non passano spesso. La nostracolpa maggiore è non aver espresso il nostro gioco, non aver fatto una partita di altissimo profilo. Ci sta di perderecontro il Brescia, ma non ci sta di affrontare una partita in questo modo, perché sono occasioni di crescita che poi tivengono a mancare nell’arco della stagione”.“Questi sono passaggi fondamentali – continua il portiere biancoverde – se vogliamo diventare una squadra che arrivipoi a competere con queste formazioni di altissimo rango. Forse sono passaggi inevitabili, dolori che dobbiamoprovare per arrivare a questi livelli. Certo, poi questo è un match che va analizzato dal punto di vista dell’approccio,perché partite come queste, se le approcci con altri avversari, possono creare dei problemi. Comunque, lunedìmattina ci rivedremo e ci alleneremo come stiamo facendo. Sicuramente abbiamo un allenatore che saprà cometrovare le armi giuste per far ripartire e ricaricare la squadra”. A fine gara ha parlato anche mister Stefano Piccardo: “Nel corso della partita, quando eravamo stanchi, abbiamocommesso errori che si potevano evitare per giocare una partita conservativa contro di loro. Contro un Brescia conquesta qualità, con due centri come Bicari e Lazic, con Tesanovic che oggi ha parato benissimo, con la bravura neldifendere con l’uomo in meno, non era facile. Per me non è un passo indietro, ma una presa di coscienza di quello cheè il nostro livello e di quello che invece è il top level. Non c’è alcuna crisi, né è il caso di fare tragedie, semplicementeabbiamo perso contro una squadra più forte di noi. I valori tecnici sono sempre quelli che fanno la differenza nel giocoe noi dobbiamo lavorare per migliorare”. Navigazione articoli Calcio, domani Siracusa-Real Siracusa. Paolo Midolo: “Sarà una sfida combattuta” Calcio, ci pensa ancora Marco Montagno. Il Siracusa continua a vincere