Una partita perfetta, arrivata dopo un’attesa spasmodica, tra maltempo, allerte meteo e cambi diprogramma. L’Ortigia è più forte di tutto e batte i campioni in carica dello Szolnoki con una prova superlativa: difesainsuperabile, con Tempesti maestoso, e gioco d’attacco paziente, corale, cinico, con capitan Napolitano scatenato alcentro. La giornata dell’Ortigia è di quelle che rimangono nella storia. Con la squadra che era già in viaggio per Catania,diretta alla piscina coperta “Scuderi”, quando è arrivato l’ok per giocare a Siracusa, vista l’assenza di pioggia. Marciaindietro e ritorno nell’amata piscina di casa. Sotto l’effige di Paolo Caldarella che sovrasta la vasca, i biancoverdigiocano un match da lode. Il primo parziale si apre con la prima marcatura di Napolitano, al quale risponde Milakovic.Negli ultimi due minuti, arriva prima il raddoppio del capitano, che spinge in rete su servizio di Vidovic, quindi il triscon un rigore di Rossi. Nel secondo tempo, gli ungheresi aumentano l’aggressività, giocano con le mani addosso esfruttano le capacità balistiche di Angyal, che accorcia le distanze. A metà gara, è 3-2 Ortigia. Nel terzo parziale, ibiancoverdi crescono di ritmo, diventano ancora più impenetrabili in difesa e spietati in attacco, dove Ferrero, daposizione 1, e Di Luciano, entrambi in superiorità, portano il punteggio sul 5-2. A 2’12 splendido assist di Vidovic perNapolitano, che si libera della marcatura e, con un gran tocco al volo, batte Gardonyi. I magiari reagiscono con Nagy econ un tiro di Kovacs, nell’unico uomo in più realizzato su 14. Gli ultimi 8 minuti mostrano la forza difensiva dell’Ortigiae la grandezza del suo portiere, ma anche la lucidità degli attaccanti: i magiari non passano, mentre Gallo su rigore eNapolitano (a due secondi dalla sirena) realizzano il 9-4 finale. Cinque gol di scarto da difendere nella gara di ritorno inUngheria (10 novembre), dove ci sarà ancora da combattere per provare a conquistare la semifinale.A fine gara parla Stefano Piccardo, coach dell’Ortigia: “La chiave della partita è stata l’uomo in meno. Noi abbiamogiocato bene in inferiorità, inoltre Tempesti ha fatto 4-5 parate assolutamente impensabili. Loro hanno trovatodifficoltà nell’attaccare la superiorità numerica e, con l’andare della partita, questo ci ha dato forza per continuare aspingere in contropiede. Tutto è andato molto bene, però è ancora il primo tempo di due partite. Sapevamo che ladifferenza di peso ce la saremmo portata per tutti e quattro i tempi. Dovevamo cercare di metterli il più possibileorizzontali e farli giocare il meno possibile verticali. Questa è una cosa che oggi ci è riuscita. Speriamo che ci possariuscire anche a Szolnoki, a casa loro, perché lì sarà un inferno”. Proprio sul ritorno e sul margine di vantaggio di cinque gol, il tecnico dell’Ortigia mantiene alta l’attenzione: “Questa èuna partita che dura otto tempi. Abbiamo concluso i primi quattro, qui a casa, ora ne mancano altri quattro inUngheria. Cinque gol sono un buon margine, ma dobbiamo sempre avere in testa il 7-2 che stavamo subendo con ilVasas. Ci deve rimanere tatuato sulla testa. Credo che, nel suo percorso di crescita, un gruppo come il nostro debbasempre fare un passo indietro e guardare le cose che non sono andate. Poi è normale che, se siamo a questo livello,qualcosa sta andando nella direzione giusta. L’idea però deve sempre essere quella di guardare ciò che non va”.Nell’immediato post partita, parla anche Stefan Vidovic, autore di un’ottima prestazione e di assist decisivi: “ Abbiamogiocato con cattiveria, partendo da una ottima difesa, che può contare su un portiere come Stefano. Avevamo grandevoglia, grande concentrazione. Cinque goal di vantaggio però non vogliono dire niente, dobbiamo rimanereconcentrati. Penso che questa squadra abbia un grande futuro, non solo in questa stagione, ma anche nei prossimianni. E voglio dire una cosa: in questo club siamo una famiglia, oggi lo abbiamo dimostrato. Lo Szolnoki è una squadra costruita per la Champions League ed è tra i top team in Ungheria. Dobbiamo essere felici non solo perché abbiamovinto, ma anche perché abbiamo giocato una bellissima partita in questo momento drammatico per la Sicilia orientale.Allenarsi e vivere qui in questi giorni è stato difficile, per questo era importante vincere e dedicare questa vittoria allaSicilia. Il mio pensiero, infatti, va alla Sicilia, una terra alla quale voglio bene”. Navigazione articoli Pallanuoto. Vigilia Euro Cup, Ortigia-Szolnoki domani alla piscina “Caldarella” Calcio, il Città di Siracusa chiede il rinvio del match con il Viagrande