Pareti di roccia che diventano distese di fiori colorati, lastre lapidee trasformate in cascate, pavimenti che si trasformano in fonti d’acqua dolce e onde spumose tra note di musica, tra prosa e poesia, tra mito e realtà. Grotte che diventano boschi, fiumi, cieli stellati, mare e sorgenti.

E’ uno spettacolo sorprendente – unico al mondo per la sua peculiarità e per la location che lo ospita – quello che ieri ha debuttato al parco della Neapolis davanti a un pubblico attonito ed emozionato.

“Il mito di Aretusa” è il titolo della perfomance teatrale e musicale diretta dal regista Guglielmo Ferro che svela agli spettatori – ed esalta in maniera straordinaria – il volto più suggestivo e nascosto dell’area archeologica del Teatro greco di Siracusa attraverso nuovi percorsi tra latomie, ulivi ed agrumeti.

Attori, musicisti e immagini video in 3D regalano una bellezza ancor più meravigliosa al sito archeologico con uno spettacolo itinerante tra la Grotta dei Cordari, la Grotta del Salnitro e l’Orecchio di Dionisio. La ninfa Aretusa, a cui è legata la millenaria leggenda della fonte siracusana cantata dai poeti, è la protagonista del viaggio nel mito insieme con la dea Artemide, tra racconti di fauni e poeti, di dee e ninfe, di uomini e tiranni.

Un debutto che è stato salutato con entusiasmo dai presenti, tra cui tante autorità e istituzioni ma anche guide turistiche e addetti ai lavori che hanno voluto partecipare al “battesimo” della nuova Neapolis con i suoi percorsi curati da Aditus srl, la società che gestisce i servizi aggiuntivi in concessione.

“Un momento di rinascita – commenta il direttore del parco archeologico di Siracusa, Carlo Staffile – per la Neapolis, per la città e per i siracusani, ma anche per la Sicilia tutta che si riappropria di un pezzo di bellezza esaltato da uno spettacolo immaginifico che esalta il luogo. Oggi, il parco della Neapolis è diventato ancora più vivo perché ricco di emozioni da parte del pubblico e di chi lo ama e lo riscopre”. Gli fa eco il presidente di Aditus, Riccardo Ercoli e amministratore Momento srl. “Siamo innamorati di Siracusa e della Sicilia – commenta – e non potrebbe essere diversamente perché questi luoghi sono unici ed è un privilegio poterli conoscere e valorizzare. Il nostro lavoro, in piena sinergia con il territorio con cui collaboriamo con entusiasmo, è proprio quello di dare bellezza alla bellezza con un evento di levatura internazionale come Il mito di Aretusa”.

La scelta di mettere in scena Aretusa – in una scena diversa da qualsiasi palco al mondo – è di Guglielmo Ferro, il regista siciliano che ha voluto così ricordare le origini di Siracusa e del suo legame con la madrepatria greca che è a fondamento del mito della ninfa e di Alfeo. “Conoscevo questi luoghi da bambini – commenta il regista – ed è una grande emozione poter lavorare in scenari così mozzafiato dove ogni cosa appare superflua, tanta è la bellezza. Così abbiamo deciso di non aggiungere nulla al luogo ma di renderlo magnifico attraverso la musica, le voci, le immagini con cui raccontiamo il mito, la favola del mondo”. Ferro accenna anche alla tecnologia che sposa, in maniera delicata, l’archeologia e regala sofisticate ricostruzioni in 3D che trasformano la roccia in luoghi trasognanti.

Due i cast impegnati nello spettacolo che si alterneranno nel corso delle repliche: Francesca Ferro (Artemide), Nadia De Luca (Artemide), Mario Opinato (Fauno), Verdiana Barbagallo (Aretusa), Virginia Penna (Aretusa), Rosario Marco Amato (Fauno), Rosario Minardi e Giampaolo Romania (Filosseno).

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