Parrucchieri, estetisti e barbieri sul piede di guerra | Udine 20

SICILIA, ENBILGEN SICILIA, RETE SOCIALE ATTIVA SICILIA, con i loro rispettivi rappresentanti: Andrea Monteleone, Serena Giuliano e Stefania Virga hanno diramato un comunicato, già inviato al Governo regionale e al suo Presidente Musumeci, chiedendo l’immediata apertura degli esercizi commerciali, relativi al comparto acconciatura e benessere della persona. Ecco il testo integrale:

“Le OO.SS. SINALP SICILIA, in rappresentanza dei dipendenti del comparto acconciatura e benessere della persona, ENBILGEN SICILIA, in rappresentanza dei titolari di aziende operanti nel comparto acconciatura e benessere della persona e RETE SOCIALE ATTIVA SICILIA, in rappresentanza degli utenti consumatori del comparto acconciatura e benessere della persona, prendendo atto della proclamazione dell’emergenza nazionale necessaria a contrastare il diffondersi della pandemia dovuta al virus COVID-19 e delle azioni che il Governo Nazionale ed il Governo Regionale hanno messo in atto per contrastarne la sua diffusione.
Prendono atto che con il Decreto del Presidente del Consiglio del 26/04/2020 si dà il via alla c.d. FASE 2 per il contenimento della pandemia e che secondo quanto riportato in questo decreto le aziende del comparto acconciatura e benessere della persona non potranno riprendere l’attività svolta.

Si apprende dalla conferenza TV del Presidente del Consiglio Conte che il comparto potrà riprendere l’attività non prima del Primo Giugno 2020. A fronte di tutto ciò si afferma che: La Sicilia è la Regione con la percentuale più bassa in assoluto rispetto alla popolazione tra tutte le regioni italiane di infetti da COVID-19.
La condizione economica della nostra Regione è disperata e riceviamo giornalmente conferme che moltissime attività del comparto, come anche i bar e la ristorazione in genere, non riusciranno più a riaprire se perdura ancora il divieto di apertura.
Tra tutte le analisi socioeconomiche effettuate sul comparto si evidenziano che già solo i costi dell’affitto dei locali usati per l’attività nelle città siciliane con più di 45 mila abitanti sim attestano su un canone medio di locazione pari a 1.050,00 euro mensili, se poi questa analisi la restringiamo solo ai capoluoghi di provincia la media del canone di locazione mensile sale a 1.180,00 euro mensili; quindi anche l’ipotetico aiuto del bonus di 600/800 euro risulta totalmente inefficace visto che non riesce a coprire in minima parte esclusivamente il canone di locazione e quindi tutti gli altri costi fissi, luce, acqua, ammortamenti beni strumentali e anticipi bancari rimangono totalmente
scoperti e senza alcuna protezione o aiuto da parte dello Stato.
Da tutto ciò possiamo affermare, purtroppo con certezza che molti operatori del comparto diventeranno facili prede dell’usura e della malavita in genere con la concreta aggravante che la malavita diventi anche proprietaria di un intero comparto di importanza vitale come quello dell’Acconciatura e Benessere della Persona.
Quindi dall’analisi di quanto sopra espresso le OO.SS., in rappresentanza del comparto acconciatura e benessere della persona, chiedono al Presidente della Regione Siciliana On. Nello Musumeci ed agli Assessori al Lavoro Dr. Antonio Scavone ed alle Attività Produttive On. Girolamo Turano che il governo Regionale, nella sua autonomia e prerogative, autorizzi l’immediata apertura delle attività facenti capo al comparto Acconciatura e Benessere della Persona”.

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