Attivare immediatamente tutti gli strumenti finanziari disponibili o realizzabili mediante scostamenti di bilancio e attraverso l’utilizzo in via ordinaria e/o straordinaria delle risorse finanziarie previste nell’ambito del PNRR, al fine di evitare, anche attraverso un programma di rilancio a breve termine, la disastrosa condizione rassegnata a seguito del rischio chiusura della raffineria ISAB/LUKOIL, la cui deriva potrebbe determinare un reale fenomeno di povertà e di degrado sociale. Queste le richieste avanzate dal sindaco di Priolo Gargallo, on. dott. Pippo Gianni, contenute in una lettera inviata ieri al presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi. Pippo Gianni lancia un accorato appello, affinchè si intervenga con un’azione immediata ed efficace. “Per evitare che la situazione assuma carattere irreversibile – scrive il primo cittadino – ritengo non sia da escludere il ricorso ai poteri sostitutivi dell’Amministrazione competente, mediante la nomina di un Commissario straordinario al posto dell’attuale governance Lukoil. Rinnovo la piena disponibilità personale e dell’Amministrazione comunale, e l’incondizionata collaborazione, anche attraverso un’audizione diretta in presenza, in tutto ciò che riterrà di attivare in merito”. “La grave crisi politica internazionale – scrive ancora il sindaco Gianni – coinvolge una delle più importanti industrie di raffinazione dell’area industriale di Priolo, l’ISAB, presso la quale opera il gruppo LUKOIL. L’abbandono da parte della LUKOIL delle attività di raffinazione rappresenta probabilmente il più grave momento di recessione economica ed occupazionale che il sistema industriale siracusano ha vissuto dalla sua nascita. La dismissione della raffineria ISAB/LUKOIL si porta dietro la cancellazione di oltre 10.000 posti di lavoro tra occupazione diretta ed indiretta e la distruzione totale di un tessuto produttivo di piccole e medie imprese operanti nell’indotto delle lavorazioni petrolifere. Nella consapevolezza che le circostanze politiche ed economiche non sono certamente delle migliori per tutto il Paese, ritengo, tuttavia, di sottoporre alla sua attenzione di economista e alla sua sensibilità di Capo del Governo, la particolarità rappresentata nel tessuto economico del nostro Paese dall’area industriale di Priolo Gargallo che complessivamente ha garantito un gettito annuale di tributi di circa 15 miliardi di euro, pari a 1,5 punti del PIL nazionale. A fronte della gravissima situazione di disagio rassegnata, sono qui per chiederle l’attivazione di tutti gli strumenti finanziari atti ad evitare conseguenze disastrose per il nostro territorio”. “Essere a capo dell’Amministrazione di questo Comune di cui sono stato sindaco per qualche decennio – scrive ancora Pippo Gianni nella lettera indirizzata a Draghi – mi induce per i vincoli affettivi che mi legano ai cittadini di Priolo a rivolgermi a lei per ottenere la sua particolare attenzione e sensibilità politica verso un territorio che ospita una delle più importanti aree industriali, sia per dimensioni che per tipologie di opifici, dell’Europa. Quest’area che a partire dalla fine degli anni sessanta ha subito un’accelerazione nel cambiamento del contesto socio economico, trasformandosi da area agricola periferica in polo di eccellenza per gli insediamenti industriali, per il tempo, ad alta tecnologia nel settore della raffinazione del petrolio, della chimica industriale e della lavorazione dell’amianto, oggi vive, come tutte le aree simili, il declino post industriale derivante dalla mancata riconversione dei settori produttivi, con il conseguente impoverimento del tessuto sociale sia sotto il profilo economico che sotto il profilo della qualità della vita. Qualità della vita già messa a durissima prova dalle conseguenze sanitarie che il tipo di industrie ospitate ha lasciato nel territorio e che si legge nel devastante dilagare, anche a distanza di tempo, di letali patologie neoplastiche e di nuove patologie genetiche. All’avvento della pandemia da Covid19, alla quale è stato possibile, per i mezzi e le risorse umane che si sono resi disponibili, porre un’efficace fronte di resistenza e che ha già costernato sia socialmente che economicamente la popolazione, si succede oggi l’avvento della grave crisi politica internazionale”. Il sindaco Gianni ha informato ieri sera il Consiglio comunale sulle iniziative intraprese a tutela dei lavoratori e della zona industriale. Il Portavoce

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