“Rivedere il piano della qualità dell’aria, reinvestire il 5% delle accìse e attivare subito un tavolo permanente con il governo regionale per il rilancio dell’industria siciliana”. Queste le proposte della Uil Siracusa, guidata da Luisella Lionti, che interviene così sulla crisi che ha colpito uno dei settori più importanti del Paese, il petrolchimico che solo per la zona industriale siracusana conta 3.200 lavoratori diretti e 4mila dell’indotto. “Dobbiamo cercare una soluzione, insieme alla Confindustria, per evitare la chiusura – ha detto Lionti -. In una realtà come quella di Siracusa, con un alto tasso di disoccupazione, non possiamo permettere che le aziende vadano via mentre dalla Regione non arrivano segnali. Servono risposte immediate, per questo motivo – ha aggiunto – occorre spostare la questione anche a livello regionale. Noi abbiamo il dovere di tutelare i lavoratori e la “buona occupazione” sempre rispettando l’ambiente. Non possiamo rispondere -ha concluso alla “mossa del cavallo” con il lancio dall’aereo senza paracadute”.

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