Esplode la polemica per le dichiarazioni rilasciate dal ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, in merito alla richiesta di introduzione del salario minimo anche in Italia, così come già previsto in altri Paesi. “Credo che la risposta sia il lavoro. Basta con questo assistenzialismo, la Destra e il Centrodestra si contraddistinguono anche per un altro tipo di capacità propositiva”, è stato il commento dell’ex presidente della Regione Siciliana. Schlein: “Musumeci rilegga la Costituzione” Tra i primi a criticare l’uscita di Musumeci è stata la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. “Non so che in Paese vive Musumeci, nel nostro ci sono 3 milioni e mezzo di lavoratori poveri. In pochi mesi sono passati da prima gli italiani a prima gli sfruttatori”, ha commentato. “Vorrei che Musumeci rileggesse la Costituzione, l’articolo 36, non si può tenere insieme lavoro e povero nella stessa frase. La Destra pensa che il lavoro sia un favore e invece è un diritto. Noi continuiamo a batterci per la nostra proposta di salario minimo, la Destra è in difficoltà e non ha argomenti”, ha aggiunto la segretaria del PD. Boccia: “Musumeci fa confusione” Fa seguito alle parole di Schlein anche il commento di Francesco Boccia, capogruppo del Partito democratico in Senato: “Considerare assistenzialismo il salario minimo vuol dire non voler garantire ai lavoratori un diritto sancito dalla Costituzione. Evidentemente per la Destra si può vivere con i voucher e sottopagati. Per noi lavoro vuol dire dignità, vuol dire giusto salario, vuol dire diritti. Loro hanno fatto un decreto lavoro che colpisce i più poveri e aumenta la precarietà. Noi proponiamo il salario minimo, un diritto riconosciuto in tanti altri Paesi europei”. Conte: “Salario minimo non è assistenza, ma diritto” Duro anche il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, attraverso un post pubblicato su Facebook: “Altro giorno, altra perla dei Ministri del sempre più imbarazzante Governo Meloni. Oggi tocca al Ministro Musumeci parlare a vanvera. Sul salario minimo ha affermato: ‘Credo che la risposta sia il lavoro. Basta con questo assistenzialismo’. È chiaro?”. “I ministri di Giorgia Meloni – ha proseguito – non sanno nemmeno che chi chiede il salario minimo lavora da mattina a sera: non chiede di essere assistito, ma semplicemente pretende di essere pagato il giusto, non 3 o 4 euro l’ora”. “Sono ministri che hanno giurato sulla Costituzione ma non l’hanno letta. Che il salario sia equo e dignitoso lo prescrive l’art. 36 della nostra Carta costituzionale. Le forze di questa maggioranza hanno altre idee su diritti ed emergenze del Paese: i vitalizi per gli ex senatori, andare in giro con 5mila euro in contanti in tasca. Hanno perso ogni contatto con la realtà”, ha detto ancora Conte. Richietti: “Mi vergogno per lui” Parole dure anche da parte Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia viva alla Camera ed ex presidente di Azione: “Musumeci, commentando il salario minimo ‘basta con questo assistenzialismo, serve il lavoro!’ Ecco voglio dire a Musumeci tre cose: 1. Il salario minimo viene riconosciuto a chi lavora, 2. L’assistenzialismo di cui lui è esperto è un’altra cosa, 3. Mi vergogno un po’ per lui”, si legge in messaggio pubblicato su Twitter. Navigazione articoli Contrade di Pachino mai più al buio: finanziato emendamento del deputato Riccardo Gennuso Sanità, Tar annulla gara da 227 milioni per le pulizie negli ospedali siciliani