Al porto Grande di Siracusa lavori forzatamente a rilento e c’è il rischio di licenziamenti per una trentina di operai. Intanto i sindacati sono pronti ad una nuova battaglia per uno dei principali cantieri della città. La “colpa” è tutta del bacino 2 e degli imprevisti emersi nel suo riempimento con un tempo di costipazione materiali più lungo del previsto, al punto da dover commissionare una indagine geostatica. Potrebbe essere necessaria una qualche variante per poter poi completare l’opera, con gli operatori portuali rassegnati a “perdere” un’altra stagione e le navi da crociera che si allontanano dal porto Grande di Siracusa. A proposito di operatori portuali e agenti marittimi, tornano a chiedere il completamento dei servizi nella riqualificata banchina della Marina. In particolare la possibilità di avere energia elettrica nelle colonnine installate. Dovevano partire settimane addietro i lavori di scasso per “allacciarla” alla vicina rete nei pressi di casermetta Garibaldi. Pare che l’Enel abbia imputato il ritardo al mancato accatastamento della nuova cabina della Marina. Gli uffici comunali hanno attivato una corsa contro il tempo per eliminare l’ostacolo. Navigazione articoli Villa Reimann nel degrado, domani una manifestazione Ufficio Tributi, da martedì locali occupati dai lavorati che chiedono la ridefinizione del salario